Misc Crociere, navi mai così green, ma i porti non sono ancora pronti. I dati del rapporto Clia francesco.ton... 12 September 2025 Il rapporto Clia sul mercato mondiale delle crociere evidenzia come le navi siano sempre più green, ma i porti non seguono ancora il passo: solo il 3% degli scali garantisce il cold ironing La sostenibilità dei trasporti via mare naviga a due velocità. Una, quella delle crociere, che sta facendo buoni progressi e promette di farne di più nei prossimi anni. L’altra è quella dei porti, che invece resta più indietro rispetto alle navi, di cui non sta riuscendo a tenere il ritmo. Lo evidenzia lo scenario del report annuale di Clia, l’associazione mondiale delle compagnie crocieristiche, che ha fotografato la situazione globale del trasporto delle imbarcazioni turistiche. I cui sforzi nella transizione verde stanno cominciando a produrre i primi risultati. Per esempio, oggi 19 navi da crociera sono in grado di utilizzare carburanti a zero o basse emissioni, da qui al 2036 saranno varate altri 23 giganti del mare che potranno essere alimentate con combustibili più green. Nel 2018 solamente una poteva farlo. Discorso simile per l’alimentazione elettrica a terra delle banchine. Il cold ironing è uno dei processi più importanti per rendere sostenibile l’attracco delle crociere e il loro stazionamento negli scali senza influire negativamente sulla qualità dell’aria delle città portuali. La possibilità di mantenere attiva la corrente elettrica e i macchinari grazie agli allacci sui moli e non tenendo accesi i motori può ridurre di molto le emissioni, anche fino al 98%. Ed è qui che le navi sono già molto più avanti dei porti. Navi da crociera, 166 pronte per l’elettricità dalle banchine, ma solo 41 porti al mondo la erogano Crociere, navi mai così green, ma i porti non sono ancora pronti. I dati del rapporto Clia LEGGI ANCHE Europa, mercato dell’auto in ripresa a luglio: Italia ancora indietro sulle elettriche. I dati Secondo il report Clia, 166 crociere sono già attrezzate per poter funzionare con il cold ironing. Sono il 58% della flotta in attività sui mari del mondo. Entro il 2036 gli armatori puntano e prevedono di poter arrivare a 273, una percentuale decisamente più alta in poco più di dieci anni. Il problema, però, è che gli scali mondiali non sono ancora sufficientemente dotati di banchine elettrificate. Lo studio parla di soli 41 porti al mondo in grado di fornire questo servizio, ovvero circa il 3% dei totali. Un numero esiguo, seppure siano ora 8 in più rispetto al 2024, di cui 6 in Europa. Quindi progressi se ne fanno, ma ancora lenti per permettere alle crociere di sfruttare una potenzialità che hanno già. In progetto, anche in Italia, ci sono investimenti per il cold ironing: 19 hanno previsto finanziamenti, 26 scali hanno già in programma piani concreti. Investimenti che stanno a cuore alle città che ospitano porti molto trafficati, come Genova, Livorno o Napoli, per ridurre l’inquinamento delle zone adiacenti ai moli. L’industria crocieristica corre verso una mobilità green del futuro. Anche i porti lo fanno, ma per il momento vanno più lentamente.