Legal Tech Un Ministro non umano, l'Albania affida un ruolo chiave all'IA Angela Iacovetti 16 September 2025 Agenda 2030 AI UE IA sempre più pervasiva, in ogni ambito. Il futuro è già qui, infatti l’Albania ha un ministro virtuale, denominato Diella, che significa “Sole” in albanese. L’annuncio è stato dato dal Primo Ministro, Edi Rama, e rappresenta il primo caso al mondo di un membro virtuale del Governo, creato tramite IA. Si tratta di un sistema d’intelligenza artificiale, con un avatar che indossa abiti tradizionali albanesi, incaricato di supervisionare gli appalti pubblici. Diella è già conosciuta dai cittadini grazie al suo ruolo di assistente virtuale sulla piattaforma e-Albania, utilizzata per accedere ai servizi pubblici on line. Il Ruolo di Diella Nel suo nuovo incarico, Diella avrà la responsabilità di gestire e assegnare tutti gli appalti pubblici, un settore storicamente soggetto a corruzione nel Paese balcanico. Il Governo spera che l’uso dell’ IA possa garantire processi decisionali imparziali. Il Primo Ministro Rama ha dichiarato che questo passo è fondamentale per rendere gli appalti “al 100% incorrotti e trasparenti“. Reazioni e Sfide La nuova nomina ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, è stata vista come un passo nuovo e risolutivo verso una pubblica amministrazione più efficiente e meno corrotta. La presenza di gruppi criminali, in Albania, è diventata dilagante negli ultimi anni, per la necessità di riciclare denaro di provenienza illecita in grandi progetti edilizi; affidare decisioni ad un algoritmo eviterebbe mazzette, conflitti d’interesse e minacce. Da un altro lato, si dubita che l’IA possa resistere a tentativi di manipolazione o corruzione, soprattutto in un contesto politico complesso. Implicazioni per l’Unione Europea Quest’iniziativa si inserisce nel più ampio obiettivo dell’Albania di entrare nell’ Unione Europea entro il 2030. L’UE ha sollevato, infatti, preoccupazioni per la corruzione nel Paese, per cui l’introduzione di un meccanismo di risoluzione del problema potrebbe rappresentare un segnale forte dell’impegno dell’Albania nel migliorare la governance e soddisfare i criteri europei. La Politica sarà ancora un’attività umana? La nomina di Diella ci costringe a riflettere sul concetto di leadership e responsabilità. Se un’IA può prendere decisioni imparziali e trasparenti, qual é il ruolo dell’Uomo nella Politica? Se la fiducia ora va agli algoritmi, che spazio resta all’intuizione e al giudizio umano nella gestione della cosa pubblica? Forse stiamo entrando in un’era in cui la fiducia non si dà più alle persone, ma agli algoritmi che le sostituiscono? Attività tecnica e attività discrezionale Il punto di equilibrio nella questione posta potrebbe essere raggiunto considerando che nella pubblica amministrazione vi sono un’attività tecnica e un’attività discrezionale. La prima é rigorosamente vincolata dalle norme e dai procedimenti, richiede competenze specialistiche o operative e il risultato è prevedibile: se si applicano le regole correttamente, l’esito è determinato. Esempi: verifica della documentazione per un appalto, controllo della correttezza formale di un atto amministrativo, calcolo di contributi o imposte e via discorrendo. Un’IA come Diella è adatta a questo tipo di attività, perché può applicare criteri oggettivi senza pregiudizi (sempre che la programmazione dell’algoritmo sia fatta correttamente e la corruzione non anteceda a questa fase). L’attività discrezionale, invece, richiede giudizio, valutazione e scelta tra opzioni possibili; l’esito non è determinato dalle norme: dipende dall’interpretazione, dalla strategia o dai valori del decisore. Costituiscono attività di questo tipo, per esempio, stabilire priorità di investimento tra diversi progetti pubblici, decidere interventi urbani strategici o politiche sociali, valutare candidature in concorsi pubblici e via dicendo. Qui l’IA può supportare (ad esempio fornendo analisi dei dati), ma non può sostituire il giudizio umano, perché mancherebbe la componente etica, politica e sociale. Conclusioni La nomina di Diella segna un punto di svolta nella politica albanese e potrebbe fungere da esempio per altri Paesi che cercano di combattere la corruzione. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare l’efficacia di questa iniziativa e garantire che l’IA operi in modo trasparente e responsabile. L’IA può eccellere nelle attività tecniche, dove le regole sono chiare e i dati determinano le decisioni. Ma quando si tratta di attività discrezionali, dove servono giudizio, valori e responsabilità politica, l’algoritmo, che pure può sostituire l’intelligenza umana, non ne può rimpiazzare la sensibilità e la coscienza. Forse, il vero futuro della governance non è un ministro IA, ma una collaborazione intelligente tra Uomo e macchina. Angela Iacovetti