Sicurezza urbana in fermento, nuove figure, da Monza a Lecce

Sicurezza urbana in fermento, nuove figure, da Monza a Lecce

Da Monza a Lecce, passando per iniziative che puntano a potenziare la sicurezza urbana senza un approccio “muscolare”, ma sicuramente più partecipativo e istituzionale; no, non si tratta di volontari: tutor e stewart.

Nuove figure per la sicurezza urbana

Obiettivo? Istituire uno strumento deflattivo per le attività di sicurezza urbana, con un minore impatto operativo, ma sicuramente in grado di arrecare fastidio alla comunità, è l’avvio dello street tutor.

A Monza il tutor è parte di un progetto volto ad approcciare la sicurezza in modo differente, non armato, non esattamente in uniforme, ma ugualmente di prossimità, gli orari? Quelli tipici della movida, fine settimana e fascia oraria serale/notturna.

Iniziativa che il Comune lombardo ha avviato il 13 giugno scorso e di cui è anche promotore presso la Regione, considerando l’iniziativa congiunta con Mantova e altri, per rilanciare tale figura (operatore specializzato nella prevenzione e mediazione in aree sensibili) e avviando una partnership del tipo pubblico-privato.

Gli interventi effettuati? Tanti e tutto a supporto o con la collaborazione della Polizia Locale: forza che ha anche curato l’idoneità alla funzione del personale impiegato (sostituiti alcuni elementi sospettati di essere vicine a  formazioni neofasciste), tra gli altri:

  • persone invitate a smaltire correttamente bottiglie di alcolici, come previsto dal regolamento comunale;
  • assistenza a persone cadute su suolo pubblico;
  • supporto a donne in attesa in auto nei pressi della stazione.

L’Amministrazione comunale lombarda è soddisfatta, al termine di questa sperimentazione, che ha riguardato un periodo di 16 giorni, per complessive ottanta ore di effettivo impiego, è possibile infatti leggere, sul relativo comunicato che:

Ad una prima lettura degli elementi raccolti e ad un primo confronto con l’anno precedente, nel periodo di attività i dati indicano una diminuzione delle richieste di intervento alla centrale operativa della Polizia Locale in alcune categorie.
Nelle stesse zone coperte dal servizio, tra giugno e luglio 2025 si è registrato un calo di oltre il 50% di chiamate per schiamazzi rispetto allo stesso periodo del 2024; sono scese di più dell’80% le richieste per episodi di rissa; del 70% per bivacchi e quasi del 60% per imbrattamenti del suolo pubblico.
Nessuna segnalazione, invece, è stata ricevuta per molestie o per abbandono rifiuti nelle aree e nelle fasce orarie presidiate dagli street tutor”.

sicurezza urbana tutor

A Lecce, intanto…

I controlli della polizia municipale sono costanti, nel capoluogo salentino.

Il Salento ha riscoperto, nel corso degli ultimi anni, una movida particolarmente dinamica, interessando non solo il capoluogo ma anche le località costiere.

Nel capoluogo, l’Amministrazione comunale, ha provveduto nei mesi scorsi a interloquire con sindacati e vertici del corpo di Polizia locale per istituire servizi anche serale/notturni, e alle pattuglie presenti sul territori si sono affiancati, recentemente, anche degli steward.

Ovviamente nei fine settimana, periodo in cui la movida rischia di diventare anche violenta e la presenza di personale in uniforme è anche più ricercata dagli operatori turistici e commerciali, l’Assessore alla sicurezza urbana, infatti ha fatto sapere che:

A partire dal 1° agosto e fino al 30 settembre, ogni fine settimana, nella fascia oraria dalle 22:00 alle 3:00, saranno operativi quattro steward che avranno il compito di vigilare sull’area, promuovendo un comportamento civile e rispettoso delle regole, in particolare per quanto riguarda il contenimento di schiamazzi e cori molesti, nel rispetto del diritto al riposo dei residenti.

I commercianti, infatti, hanno accolto favorevolmente l’approccio di questo ausilio alle FF.OO, specie perché interessa una fascia oraria critica, e per favorire la chiusura dei locali e allontanare possibili problemi alla sicurezza (ubriachezze moleste, per esempio, o atti vandalici).

Nel contempo anche ANCI si è mossa, stilando un vademecum operativo sul come approcciare il controllo alla movida nei centri urbani, al netto delle disposizioni del capo della polizia e libertà d’impresa.

Silvestro Marascio