Obesità e body shaming, novità per salute e inclusione nelle smart city

Obesità e body shaming, novità per salute e inclusione nelle smart city

Prevenzione e cura dell’obesità e lotta al body shaming. Questi i temi al centro del dibattito parlamentare che si dimostra sempre più attento al benessere dei cittadini. 

Mercoledì 1° ottobre 2025 il Senato ha approvato definitivamente due disegni di legge significativi nel campo della salute pubblica e della tutela della dignità personale: il ddl n. 1483 sulla prevenzione e cura dell’obesità e il ddl n. 1562 contro il body shaming.

Questi provvedimenti rappresentano passi importanti verso una società più inclusiva e un sistema sanitario più attento alle esigenze di cura e prevenzione.

Prevenzione e cura dell’obesità

Il ddl n. 1483 riconosce l’obesità quale malattia progressiva e recidivante, sottolineandone l’importanza sociale e sanitaria.

Il provvedimento prevede con chiarezza che l’assistenza ai pazienti obesi rientri nei livelli essenziali di assistenza (LEA) garantiti dal Servizio sanitario nazionale, con prestazioni gratuite o a carico parziale dell’assistito.

Importanti finanziamenti sono stanziati per realizzare un programma nazionale di prevenzione e cura dell’obesità, con risorse crescenti da 700.000 euro nel 2025 fino a 1,2 milioni annui dal 2027.

Le iniziative includono campagne di sensibilizzazione, promozione di stili di vita sani, attività sportive nelle scuole, supporto all’allattamento materno per prevenire l’obesità infantile, e la creazione di un Osservatorio nazionale per lo studio dell’obesità presso il Ministero della Salute, che monitorerà e indirizzerà le politiche regionali.

L’articolato approvato favorisce pure la formazione di medici e operatori sanitari specificamente sui rischi e le cure correlate all’obesità.

Lotta al body shaming

Il ddl n. 1562 istituisce la Giornata nazionale contro la denigrazione dell’aspetto fisico, il cosiddetto body shaming, che si celebrerà ogni 16 maggio, con il colore fucsia simbolo di lotta, ottimismo e affermazione di sé.

Il provvedimento promuove campagne di sensibilizzazione e iniziative educative rivolte a prevenire e contrastare la discriminazione basata sull’aspetto fisico, coinvolgendo scuole, enti pubblici, organizzazioni private e il Terzo settore.

Si sottolinea l’importanza di un utilizzo consapevole dei social media e dei linguaggi digitali al fine di tutelare la reputazione e la salute psicofisica delle persone.

Le istituzioni scolastiche sono incentivate ad approfondire la conoscenza e la prevenzione del fenomeno nelle attività didattiche, favorendo promozione dell’accettazione e del rispetto del corpo.

Le campagne informative devono evidenziare anche le responsabilità penali che possono derivare da comportamenti discriminatorî.

Verso città più sane e inclusive

L’approvazione congiunta di questi due disegni di legge rappresenta un’importante successo per le politiche di tutela della salute e della dignità nel contesto urbano e sociale, valori chiave per l’evoluzione delle smart city.

Le città intelligenti devono infatti essere anche luoghi di promozione del benessere psicofisico, inclusione sociale e lotta contro ogni forma di discriminazione.

Questi provvedimenti normativi offrono strumenti concreti per accompagnare la trasformazione urbana verso comunità più consapevoli e responsabili.

Con questi nuovi strumenti legislativi il sistema pubblico si rafforza nella prevenzione e nella cura di patologie come l’obesità e nella protezione contro fenomeni diffusi bensì sovente sottovalutati, quali il body shaming, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei cittadini nelle città di domani.