Il Garante per la Privacy ha autorizzato l’impiego di un nuovo strumento di ricerca e analisi in uso alla Polizia di Stato in grado di aggregare una mole enorme di dati. Si tratta di un software investigativo, che incrocia le spese sostenute, i dati fiscali, bancari e patrimoniali degli italiani. Il sistema digitale, finanziato con le risorse del Fondo Sicurezza Interna 2021 – 2027, è analogo al redditometro, utilizzando dalle agenzie fiscali per la finalità di contrasto all’evasione fiscale. Il suo nome è Cerebro e supporterà le indagini patrimoniali della Polizia, per contrastare il riciclaggio e l’accumulo di patrimoni illeciti.

Gli obiettivi del software

L’obiettivo è infatti quello d’incrociare dati che rilevano la “capacità contributiva” dei soggetti per evidenziare eventuali ricchezze non giustificate dai reddi...