Italia, nuovo Codice della Strada: in calo incidenti e vittime. I dati

Italia, nuovo Codice della Strada: in calo incidenti e vittime. I dati

A dieci mesi dall’introduzione del nuovo Codice della Strada si conferma il trend di calo di incidenti e vittime in Italia

Continuano a diminuire gli incidenti stradali in Italia. Perlomeno da quando, a metà dicembre 2024, è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada. Da allora, infatti, il Ministero dei Trasporti, avvalendosi dei dati di Polizia Stradale e dell’Arma dei Carabinieri, effettua un monitoraggio mese per mese dei sinistri che si verificano per le strade del Paese.

Ora che si è arrivati a dieci mesi dall’introduzione del correttivo, la tendenza si conferma quella di un ribasso dei numeri che riguardano incidenti, vittime e feriti. Nel complesso, i sinistri stradali sono passati da 61.225 a 60.259, con un calo di 966 che si traduce in un -1,6%. Di questi, quelli con lesioni sono stati 24.218, mentre nel periodo precedente (dicembre 2023-ottobre 2024) erano 24.870. Dunque si registra una diminuzione di 652 corrispondente al -2,6%. Calati di 84 unità anche gli incidenti mortali, che sono stati 968 e ciò implica un -8% significativo.

Italia, -10% di vittime di incidenti nei primi dieci mesi del nuovo Codice della Strada. In calo anche sinistri e feriti

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Insieme al numero di incidenti, nel periodo dicembre 2024-ottobre 2025, sono diminuiti anche i feriti, 1.075 in meno, che corrispondono a un -3% sui 36.411 del lasso di tempo precedente. Ma il calo più incisivo e positivo è quello delle vittime della strada. Sono 119 le vite salvate, che significa -10% dei morti rispetto all’anno precedente, quando avevano perso la vita in sinistri stradali 1.162 persone (1.043 invece dall’introduzione del correttivo al CdS).

Numeri che rilevano un’incidentalità e una mortalità ancora abbastanza elevate (il 3% dei sinistri fa registrare una vittima), ma il trend in quasi un anno è positivo. E tale si è mantenuto per tutto il periodo di monitoraggio. Merito, secondo il Mit, dell’intervento più sistematico delle forze dell’ordine nel presidio e nel controllo del rispetto delle normative. Oltre che all’inasprimento proprio delle sanzioni, ad esempio, per la guida in stato di ebbrezza.