Ristrutturazioni edilizie, le nuove agevolazioni fiscali per abitazioni più sostenibili

Ristrutturazioni edilizie, le nuove agevolazioni fiscali per abitazioni più sostenibili

La legge di bilancio 2025 ha ridefinito il quadro delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, introducendo nuove aliquote, limiti di spesa e criteri di accesso.

Un’opportunità strategica per cittadini e amministrazioni locali che puntano alla rigenerazione urbana e all’efficienza energetica.

Ecco cosa cambia e come beneficiare delle agevolazioni.

Un nuovo impulso alla rigenerazione urbana

Nel contesto delle politiche per città più intelligenti e inclusive, le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie rappresentano uno strumento cruciale.

La guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate (ottobre 2025) illustra le novità introdotte dalla legge n. 207/2024, che anticipa al 1° gennaio 2025 l’entrata in vigore dell’aliquota ridotta al 30% e introduce limiti specifici per i contribuenti con reddito superiore a 75.000 euro.

Detrazione Irpef, cosa cambia dal 2025

La detrazione Irpef per interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia è confermata, ma con nuove aliquote e limiti di spesa.

Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2024, resta valida la detrazione del 50% su un massimo di 96.000 euro, indipendentemente dalla destinazione dell’immobile.

Dal 2025, invece, la detrazione sarà del 50% solo se l’intervento riguarda l’abitazione principale e se le spese sono sostenute dal proprietario o da chi detiene un diritto reale di godimento sull’immobile.

Negli altri casi, la detrazione scende al 36%, mantenendo il tetto di 96.000 euro.

Per gli anni 2026 e 2027, la detrazione sarà del 36% per l’abitazione principale e del 30% negli altri casi, sempre con limite di 96.000 euro.

Dal 2028 al 2033, la detrazione sarà del 30% con un tetto massimo di 48.000 euro, mentre dal 2034 tornerà al 36%, mantenendo il limite di 48.000 euro.

Resta invariata al 50% la detrazione per la sostituzione dei gruppi elettrogeni con generatori a gas di ultima generazione, mentre dal 2025 non sarà più ammessa per le caldaie alimentate a combustibili fossili.

Chi può beneficiarne

Le agevolazioni spettano a:

– Proprietari, nudi proprietari, usufruttuari, comodatari e locatari con titolo registrato
– Familiari conviventi e conviventi di fatto (legge Cirinnà)
– Futuri acquirenti con compromesso registrato
– Soci di cooperative edilizie
– Imprenditori individuali e soggetti in forma associata (art. 5 TUIR)

Anche chi esegue i lavori in proprio può detrarre le spese per i materiali.

Abitazione principale e detrazione maggiorata

Per ottenere le aliquote più elevate (50% nel 2025, 36% nel 2026–2027), è necessario:

1. Essere titolari di proprietà o diritto reale sull’immobile,
2. Adibire l’immobile ad abitazione principale, anche al termine dei lavori.

La definizione di “abitazione principale” include anche la dimora abituale di un familiare, ma ai fini della detrazione maggiorata si considera solo quella del titolare.

Interventi su parti comuni e condomini

Le detrazioni spettano anche per lavori su parti comuni condominiali, con ripartizione millesimale.

Nei condomini minimi (fino a 8 proprietari), è possibile accedere alle agevolazioni anche senza codice fiscale condominiale, purché il bonifico sia tracciabile e le fatture correttamente intestate.

Limiti per redditi elevati

Dal 2025, i contribuenti con reddito superiore a 75.000 euro vedranno limitata la detraibilità complessiva delle spese.

Il tetto massimo si calcola moltiplicando un importo base (14.000 € o 8.000 €) per un coefficiente che varia in base al numero di figli a carico.

Verso un’edilizia più inclusiva e sostenibile

Le agevolazioni fiscali si estendono anche a interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche, alla costruzione e acquisto di box pertinenziali, e agli interessi passivi sui mutui per ristrutturare l’abitazione principale.

Un pacchetto di misure che favorisce la qualità dell’abitare, l’inclusione sociale e la sostenibilità urbana.

LEGGI LA GUIDA AGGIORNATA