Stati Uniti, allarme THC al volante: quasi la metà delle vittime si sinistri mortali aveva cannabis nel sangue

Stati Uniti, allarme THC al volante: quasi la metà delle vittime si sinistri mortali aveva cannabis nel sangue

Un recente studio del Collegio Americano dei Chirurghi rivela un dato preoccupante: quasi la metà degli automobilisti deceduti in sinistri stradali aveva THC, il principio psicoattivo della cannabis, nel sangue.

Nonostante i cambiamenti politici, quali la legalizzazione della marijuana in alcune aree degli Stati Uniti, questo trend all’aumento dei decessi legati alla guida in stato di alterazione non accenna a diminuire.

Gli esperti evidenziano la necessità urgente di intensificare la consapevolezza sui rischi derivanti dall’utilizzo di cannabis prima di mettersi al volante.

THC e sinistri, legame sempre più fatale

I dati, resi noti il 5 ottobre 2025 dal Collegio Americano dei Chirurghi, dipingono un quadro allarmante della sicurezza stradale.

La ricerca indica che ben oltre il 40% delle vittime di sinistri stradali mortali presentava tracce di THC nel proprio organismo.

Ancora più critica è la circostanza che una significativa porzione di queste vittime aveva livelli di THC ben al di sopra dei limiti legali di tolleranza, evidenziando come l’abitudine di consumare cannabis prima di guidare risulti drammaticamente diffusa.

Il THC, o delta-9-tetraidrocannabinolo, è noto per alterare le capacità cognitive e motorie necessarie per una guida sicura.

Ciò compromette il tempo di reazione, la coordinazione e la capacità di giudizio spaziale.

I dati

Dei conducenti deceduti analizzati, ben 103 (il 41,9% del totale) sono risultati positivi al THC.

Sebbene il tasso annuo abbia fluttuato tra il 25,7% e il 48,9%, l’analisi più critica riguarda l’impatto della legalizzazione.

La percentuale di automobilisti positivi al THC non è cambiata in modo significativo tra il periodo pre-legalizzazione (42,1%) e quello post-legalizzazione (45,2%).

Il dato indica che lo stato legale della cannabis non ha modificato la condotta di coloro che scelgono di mettersi alla guida dopo averla consumata, mantenendo un’elevata prevalenza di THC riscontrata in modo consistente nel corso del time lapse di sei anni dello studio.

La legalizzazione non frena il rischio

Contrariamente all’auspicio che un approccio più regolamentato potesse portare a una maggiore responsabilità, i dati mostrano che il tasso di incidenti mortali correlati al THC non è diminuito dopo la legalizzazione della cannabis nelle aree in cui è stata introdotta questa politica.

Ciò suggerisce che i cambiamenti normativi da soli non sono stati sufficienti a modificare i comportamenti di guida rischiosi tra i consumatori.

“La legalizzazione ha reso la cannabis più accessibile e, forse, ha abbassato la percezione del rischio associato al suo consumo,” avvertono gli esperti del Collegio Americano dei Chirurghi.

La persistenza di queste abitudini pericolose mette in luce una significativa lacuna nella consapevolezza pubblica sui pericoli reali della marijuana al volante.

Appello urgente a prevenzione e sensibilizzazione

Gli autori dello studio lanciano un forte appello affinché si agisca immediatamente per colmare questa lacuna informativa.

Nonostante le campagne contro la guida in stato di ebbrezza alcolica abbiano avuto un successo notevole nel tempo, campagne mirate sui rischi della cannabis e del THC sembrano essere insufficienti o inefficaci.

E ciò specie tra le nuove generazioni di automobilisti.

È essenziale che le autorità sanitarie e i legislatori lavorino congiuntamente per sviluppare strategie educative più incisive.

L’obiettivo deve essere quello di far comprendere al pubblico che guidare dopo aver consumato cannabis è pericoloso quanto guidare dopo aver bevuto alcol, e che ambedue i comportamenti mettono a rischio vite umane in modo inaccettabile.

Fonte: American College of Surgeons. “Nearly half of drivers killed in crashes had THC in their blood.” ScienceDaily. ScienceDaily, 5 October 2025. www.sciencedaily.com/releases/2025/10/251005085621.htm.