Legal Manovra 2026, i Comuni al centro della trasformazione urbana e digitale Laura Biarella 24 October 2025 Italia La Legge di Bilancio 2026, delineata nella Bozza Bollinata del 22 ottobre, introduce un pacchetto di misure analitiche che rafforzano il ruolo dei Comuni nella gestione delle politiche pubbliche, nella digitalizzazione dei servizi e nella sostenibilità urbana. Tra definizione agevolata dei tributi, nuove modalità di riscossione, fondi per l’inclusione e strumenti per la governance smart, la manovra si configura come un volano per la modernizzazione degli enti locali. Definizione agevolata dei tributi locali, più equità, meno contenziosi L’articolo 24 della manovra consente a Regioni ed enti locali di introdurre autonomamente forme di definizione agevolata per i tributi di propria competenza. I Comuni potranno prevedere l’esclusione o la riduzione di interessi e sanzioni per i contribuenti che regolarizzano la propria posizione entro termini fissati localmente (minimo 60 giorni). L’obiettivo è incentivare la compliance fiscale, ridurre il contenzioso e migliorare la riscossione. Riscossione coattiva, nasce il modello AMCO per i Comuni Per gli enti locali con performance di riscossione sotto la soglia minima, la manovra introduce l’obbligo di affidare la riscossione coattiva ad AMCO S.p.A., società pubblica specializzata nella gestione dei crediti deteriorati. AMCO potrà costituire patrimoni destinati e avvalersi di poteri analoghi a quelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, garantendo così un recupero crediti più efficace e professionale. Fondo socioeducativo per i minori: 60 milioni ai Comuni Dal 2026 viene istituito un Fondo per le attività socioeducative a favore dei minori, con una dotazione di 60 milioni di euro annui, destinato ai Comuni per finanziare centri estivi, servizi educativi territoriali e spazi ricreativi. Le risorse saranno assegnate con decreto annuale, previa intesa in Conferenza Stato-Città, e dovranno essere utilizzate anche in collaborazione con enti pubblici e privati. Sostegno abitativo per genitori separati, 20 milioni annui Un nuovo fondo da 20 milioni di euro annui sarà destinato al sostegno abitativo dei genitori separati o divorziati non assegnatari dell’abitazione familiare, con figli a carico fino a 21 anni. I Comuni saranno coinvolti nella gestione e nell’erogazione dei contributi, secondo criteri definiti con decreto interministeriale. Digitalizzazione e smart governance, strumenti per l’efficienza La manovra prevede investimenti per la digitalizzazione dei servizi pubblici locali, tra cui: dematerializzazione delle ricette mediche e dei buoni per celiaci tramite il Sistema Tessera Sanitaria; telemedicina, 20 milioni di euro ad Agenas per dotare i professionisti sanitari di dispositivi digitali e uniformare i percorsi di cura a distanza; estensione del patrimonio informativo dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione per migliorare le analisi sui debitori. Federalismo fiscale, più autonomia e più responsabilità Dal 2026 sarà abolita l’addizionale regionale sull’accisa sul gas naturale, con un fondo compensativo da 312,2 milioni di euro annui per le Regioni. Inoltre, la riforma del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE) sarà legata al miglioramento della riscossione, premiando i Comuni più virtuosi. Governance dei LEP, Comuni come garanti dei diritti sociali La manovra rafforza il ruolo dei Comuni nell’attuazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), in particolare per: assistenza sociale, garantito un assistente sociale ogni 5.000 abitanti dal 2027; disabilità scolastica, assicurate le ore previste nei PEI e il personale qualificato; istruzione universitaria, incremento di 250 milioni di euro annui per le borse di studio. Revisione della spesa e razionalizzazione delle risorse La manovra introduce una riduzione delle dotazioni ministeriali per il triennio 2026–2028, con possibilità di rimodulazione. I Comuni potranno beneficiare di spostamenti di spesa in conto capitale e di variazioni urgenti di bilancio, con maggiore flessibilità nella gestione delle risorse. Comuni quali motori della smart transformation La bozza di manovra 2026 rappresenta un cambio di paradigma: da semplici esecutori a protagonisti della trasformazione urbana, i Comuni ricevono strumenti concreti per affrontare le challenge della digitalizzazione, della sostenibilità e dell’inclusione. Un’occasione storica per costruire città più intelligenti, resilienti e vicine ai cittadini.