Roma, è allarme corse clandestine: velocità estreme e vittime in strade urbane, i cittadini chiedono più controlli

Roma, è allarme corse clandestine: velocità estreme e vittime in strade urbane, i cittadini chiedono più controlli

A Roma è sempre più allarme corse clandestine, la morte di Beatrice Bellucci ha aumentato le richieste di maggiori controlli da parte dei cittadini

Buio, fanali accesi, colpi di clacson e motori ruggenti. Poi, in mezzo a strade urbane e percorse dal traffico veicolare normale della sera, partono all’improvviso le gare clandestine di auto. Un fenomeno che da tempo sta tormentando Roma e i suoi cittadini, tanto che già in estate erano state adottate misure contro le corse automobilistiche non autorizzate. A inizio agosto, ad esempio, le forze dell’ordine avevano sgominato un raduno a Fiumicino, una delle zone in cui è più frequente che vengano organizzati i ritrovi. Che non di rado sfociano nelle sfrecciate illegali.

Dalle quali, purtroppo, può scapparci il morto. Come è accaduto alla giovanissima Beatrice Bellucci, 20 anni, che si è ritrovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, presa in mezzo a una gara di auto che procedevano a velocità elevatissime in via Cristoforo Colombo. Ci ha rimesso una persona innocente e non coinvolta nelle gare clandestine, segno che si tratta di un fenomeno che coinvolge e interessa tutta Roma.

Anche perché, sparse per la città, sono varie le zone in cui avvengono abitualmente questi ritrovi, spesso parcheggi. Tuscolana, Anagnina, Ponte Milvio, Fiumicino, anche Centocelle dove a inizio agosto è avvenuto un blitz delle forze dell’ordine che ha portato a una raffica di controlli con alcuni ritiri delle patenti e sanzioni fino a 12mila euro. Ma evidentemente ancora non basta.

Roma, corse clandestine: cittadini esasperati. I consiglieri comunali Luparelli e Cicculli chiedono interventi di sicurezza

incidenti stradali

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I cittadini chiedono più controlli, specie nelle ore serali, in queste zone. Dove le corse clandestine rischiano di immettersi pure nel traffico veicolare normale. Ignorando, per esempio, i limiti, oppure gli incroci coi semafori. L’eccesso di velocità, il mancato rispetto delle precedenze e delle distanze di sicurezza mettono a rischio la vita di tante persone.

Roma sta cominciando a reagire. Innanzitutto pianificando installazioni di autovelox, che possano diventare strumenti di deterrenza per chi eccede i limiti di velocità. Poi Alessandro Luparelli e Michela Cicculli, consiglieri capitolini di Sinistra Civica Ecologista (Sce), in una nota hanno chiesto che vengano presi ulteriori provvedimenti. Soprattutto per via Cristoforo Colombo, dove Beatrice Bellucci è solo l’ultima delle vittime di incidenti in questa strada:

Una modalità è l’implementazione del sistema di ‘onda verde a velocità adattiva’ per gli impianti semaforici, un meccanismo che calibra i tempi del verde (ad esempio a 35, 40, 45 km/h) in base alle condizioni del traffico, premiando la velocità moderata con il massimo deflusso (come già sperimentato positivamente sui viali di Firenze nel 2013). Un altro sistema è la dissuasione notturna con cui si desincronizzano alcuni semafori strategici a partire dalle ore serali, in modo da interrompere sistematicamente le condotte di velocità eccessiva. La logica è chiara, scoraggiare la corsa e incentivare il mantenimento del limite di velocità per trovare la luce verde all’incrocio

I due consiglieri proseguono poi caldeggiando ipotesi come gli attraversamenti pedonali rialzati, i sistemi che rilevano chi attraversa un incrocio con il semaforo rosso e sanziona l’autista. Un’insieme di iniziative che darebbero risposte ai bisogni e alle denunce dei cittadini per questi fenomeni illegali, ma anche per la sicurezza urbana al di là delle gare clandestine. Luparelli e Cicculli concludono:

Queste misure non necessitano di grandi investimenti e possono essere attuate immediatamente, garantendo una città più sicura, solidale e vivibile per tutti