Divieto di legare le bici a pali e strutture pubbliche: arriva la conferma del Consiglio di Stato

Divieto di legare le bici a pali e strutture pubbliche: arriva la conferma del Consiglio di Stato

Dal Consiglio di Stato arriva la conferma del divieto di legare bici e motocicli a pali e strutture pubbliche: tutela del “decoro urbano”

La transizione ecologica passa anche dalle scelte sulla mobilità. Decidere di diminuire o eliminare l’utilizzo dell’automobile o passare a quelle elettriche a zero emissioni, ma anche scegliere la bicicletta sono modi per diminuire l’inquinamento. Per muoversi in bici servono, tuttavia, spazi adatti dove poterle legare.

Non sarà più possibile farlo lungo pali e recinzioni pubbliche. Il Consiglio di Stato, con la sentenza numero 7253/2025 depositata lo scorso 17 settembre ha confermato la legittimità dei regolamenti comunali, che vietano di legare biciclette e motocicli a pali, cancellate e altre strutture non destinate al parcheggio.

Consiglio di Stato, divieto per il “decoro urbano”

Divieto di legare le bici a pali e strutture pubbliche: arriva la conferma del Consiglio di Stato

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I Comuni possono sanzionare tali comportamenti in nome della tutela del “decoro urbano”, ma emerge il problema della carenza di spazi adeguati per il parcheggio delle biciclette. Come evidenza Giancarlo Odoardi dell’osservatorio Osmoci, in relaziona a quanto accade in una città come Pescara.

Si aprono, infatti, spazi di riflessione: “Prendo spunto da tale notizia per accendere un riflettore su una situazione emblematica e che trova numerosi riferimenti in molte zone della mia città. Incrocio via Marconi – via Tommaso da Celano, durante una giornata feriale: basta guardarsi intorno e si capisce che c’è qualcosa che non va. Un ben numero di biciclette sono attaccate ai pali e agli alberi, mentre di stalli dedicati non c’è traccia”.

ancora: “Se dovesse essere applicata la norma, questi mezzi potrebbero essere rimossi e multata la proprietà (nel momento del possibile ritiro presso un deposito, perché diversamente è difficile comminare una multa visto che le due ruote non hanno targa). Ma per evitare tale eventualità, non si dovrebbe uscire in bici, e quindi andare a piedi, prendere un mezzo o l’auto. Non so quanto questa possa essere considerata una condizione auspicabile, specialmente in caso di sostituzione con l’auto”.