Smart Road Udine, mobilità sostenibile e sicurezza stradale: ecco il nuovo piano per la città m.curci 01 November 2025 Sicurezza Mobilità sostenibile e sicurezza stradale: il progetto a Udine e la nuova proposta alla Regione Friuli Venezia-Giulia Investire e programmare la sicurezza stradale è fondamentale per i Comuni e le Regioni. La proposta di Roberto Novelli, consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia, ha formalizzato una richiesta, tramite mozione, per un fondo regionale dedicato alla sicurezza stradale. La richiesta alla Giunta è di avviare una ricognizione delle strade più critiche. Con l’obiettivo di realizzare interventi per ridurre la velocità, tutelando, così, pedoni e ciclisti. Qual è il piano per ridurre la velocità lo spiega direttamente Novelli in una nota: Con questo atto chiediamo alla Regione di accompagnare concretamente i Comuni nel miglioramento della sicurezza urbana, favorendo soluzioni moderne e sperimentate in Europa, come attraversamenti pedonali rialzati, isole salva pedoni, restringimenti di carreggiata e arredi urbani che inducano naturalmente a rallentare. Udine, i piani per la sicurezza e la mobilità Udine, mobilità sostenibile e sicurezza stradale: ecco il nuovo piano per la città LEGGI ANCHE Sicurezza stradale, i monopattini elettrici sono un pericolo: numeri su scontri e decessi preoccupanti Intanto sono in arrivo novità importanti per il Comune di Udine. E’ iniziato il lavoro per costruire il nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile e il piano generale del traffico urbano. Una novità – riporta Udine Today – per la città friulana che, per la prima volta unisce i duei piani. Il primo, il Pums è il documento strategico per le scelte sulla mobilità nei prossimi dieci anni, il secondo, il Pgtu, garantirà l’attuazione delle strategie. Saranno redatti, in coerenza con la normativa nazionale, entro il 31 dicembre 2027. Dall’amministrazione comunale di Udine fanno sapere che l’obiettivo è quello di mettere “nero su bianco un modello di mobilità che migliori la qualità della vita urbana, riduca le emissioni e favorisca l’uso di mezzi alternativi all’auto privata, integrando trasporto pubblico, ciclabilità e percorsi pedonali”.