Genova, è scontro Comune-Autostrade per l’Italia sul tunnel subportuale. La situazione

Genova, è scontro Comune-Autostrade per l’Italia sul tunnel subportuale. La situazione

Il Comune di Genova attacca Autostrade per l’Italia sul nodo dei fondi per il tunnel subportuale, che la concessionaria dovrebbe realizzare come risarcimento per il crollo del Ponte Morandi

Si accende di nuovo a Genova il dibattito sul tunnel subportuale. Un’opera infrastrutturale all’avanguardia che dovrebbe collegare l’area Est della Foce con lo snodo di San Benigno, a Ovest, con un percorso di 4 chilometri di cui 3,4 sotto le acque del porto. Il progetto, regalato dallo studio di Renzo Piano alla città natale dell’archistar, potrebbe così collegare meglio due zone molto trafficate genovesi, togliendo dal Porto Antico e dalla sopraelevata una quantità ingente di flussi e possibili intasamenti.

Questo tunnel subportuale va realizzato da Autostrade per l’Italia, perché è stata individuata come un’opera di risarcimento per il crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018. È dunque Aspi che, in base agli accordi, dovrebbe farsi carico della spesa per la costruzione, con gli scavi che dovrebbero cominciare (secondo il cronoprogramma attuale) nel 2027.

Il problema si è venuto a creare perché dai 700 milioni di euro previsti inizialmente come spesa i costi sono lievitati. Ora sforerebbero gli 1,1 miliardi di euro e dunque Autostrade non intende più rispettare alcuni accordi presi inizialmente. Come, per esempio, sostenere i costi anche delle opere accessorie al tunnel subportuale, come la riqualificazione delle aree verdi che, secondo il progetto, dovrebbero essere di quasi 5 ettari, più gli oltre 3 di zone pedonali. 

Genova, costi aumentati del tunnel subportuale: Autostrade per l’Italia non vuole più farsi carico delle opere accessorie. Ed è scontro col Comune

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Il Comune di Genova non transige e avrebbe anche chiesto un tavolo di confronto al Ministero dei Trasporti, dal quale non è ancora arrivata risposta. Palazzo Tursi vuole che Aspi si faccia carico degli impegni presi, attaccando la concessionaria anche sulle tempistiche di realizzazione del tunnel subportuale, che sono state conteggiate in 80 mesi (oltre 6 anni). 

Tempistica confermata anche dall’assessora all’Urbanistica, Verde e Città 15 minuti Francesca Coppola nella commissione consiliare andata in scena mercoledì 5 novembre a Genova. Una commissione che si è riunita per discutere della delibera di aggiornamento del Piano urbanistico comunale (Puc), necessario per il progetto esecutivo del tunnel subportuale.

I cui primi lavori, infatti, stanno per cominciare. E sono quelli che riguardano le opere accessorie ora al centro dello scontro Comune-Autostrade. Si tratta infatti dei giardini Francesco Coco, alla Foce, una delle estremità dell’opera infrastrutturale. Ed è proprio relativamente a questo che l’assessora Coppola ha indetto un’assemblea pubblica del Municipio VIII Medio Levante l’11 novembre alle 18. Preceduta, il giorno prima, da una riunione con la Consulta del Verde:

Sul Municipio Medio Levante, in particolare, sono di prossima consegna i primi cantieri all’interno dei giardini Francesco Coco, alla Foce. La condivisione con la cittadinanza è fondamentale e necessaria non solo per informare i residenti dei futuri impatti e disagi, ma anche per una discussione aperta sulle prossime modifiche all’interno dei giardini. Lo studio Piano ha studiato un progetto che ripensa le aree dei giardini e ha immaginato alcune idee progettuali, finalizzate a una complessiva rigenerazione dello spazio verde e della sua fruibilità