Nasce la "Mappa della Memoria" per i campi di prigionia in Italia

Nasce la “Mappa della Memoria” per i campi di prigionia in Italia

Al via la Mappa della Memoria per i campi di prigionia in Italia, passo importante per la smart city della cultura.

Con la legge 10 novembre 2025, n. 168, viene istituita la “Mappa della memoria”.

Si intende far conoscere e preservare la storia dei campi di prigionia, internamento e concentramento in Italia, con particolare attenzione al periodo fascista.

La legge promuove ricerche storiche, eventi e viaggi della memoria, rivolti soprattutto agli studenti, favorendo la cultura urbana e l’identità civica nelle smart city italiane.

Mappa della Memoria, che cos’è e a cosa serve

La legge istituisce la redazione della Mappa della memoria per favorire lo studio e la conoscenza dei campi di prigionia e concentramento operanti in Italia tra il 1922 e il 1945.

Questo progetto è fondamentale per preservare la memoria storica nelle future generazioni, sostenendo ricerche storiche, documentali e archivistiche, oltre a manifestazioni, convegni, mostre e percorsi di visita nei luoghi storici.

La Mappa sarà un patrimonio culturale digitale e fisico, contribuendo a rafforzare l’identità e la memoria collettiva nelle città intelligenti.

Fondi e gestione del progetto

Per il 2025 è stato stanziato un fondo di 300.000 euro assegnato alla Struttura di missione anniversari nazionali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per l’attuazione della Mappa della memoria.

Inoltre, il Ministero dell’Istruzione ha istituito un fondo di 1,2 milioni di euro per promuovere viaggi didattici negli stessi luoghi di prigionia, rivolti a studenti di ogni ordine e grado.

Questi investimenti favoriscono la comunicazione civica e la responsabilità sociale educate nelle smart city, valorizzando il patrimonio culturale e storico urbano.

Viaggi nella storia e nella memoria: educazione e futuro

La legge prevede di incentivare i viaggi nella storia presso i campi di prigionia e concentramento.

Si intende promuovere la formazione storica e civile soprattutto tra i giovani grazie a iniziative scolastiche.

Questi viaggi favoriscono una connessione diretta con il ricordo storico.

Questo è elemento essenziale per la costruzione di comunità smart e consapevoli.

Ma anche capaci di un’innovazione culturale sostenibile e rispettosa del passato.