Legal Conservazione dei dati biometrici, indicazioni per le smart city Laura Biarella 20 November 2025 UE La Corte di Giustizia europea chiarisce come le autorità di polizia degli Stati membri possono gestire i dati biometrici e genetici dei sospettati. Impatti significativi si registrano sulla gestione dei dati nelle smart city e nelle tecnologie di sicurezza urbana. Viene sottolineata l’importanza dell’equilibrio tra sicurezza e tutela della privacy, con implicazioni per le infrastrutture digitali cittadine. Limiti e condizioni Nella giurisprudenza europea sul trattamento dei dati biometrici una decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea emessa il 20 novembre 2025 stabilisce i limiti e le condizioni per la raccolta, conservazione e cancellazione dei dati biometrici e genetici da parte delle autorità di polizia degli Stati membri. Privacy La sentenza affronta una questione cruciale per le smart city, dove l’uso crescentemente diffuso di tecnologie avanzate per la sicurezza urbana implica la raccolta massiccia di elementi biometrici, spesso al centro del dibattito sulla privacy. Per la Corte le autorità di polizia possono decidere, in base alle leggi nazionali, se è necessario conservare tali dati. È ciò purché siano rispettati principi di proporzionalità, trasparenza e regolari verifiche di necessità della conservazione, anche se non è obbligatorio un periodo massimo di conservazione previsto da legge. La vicenda Un caso esemplare origina da un procedimento penale nella Repubblica Ceca. Un funzionario ha contestato la legittimità del trattamento e conservazione dei propri dati biometrici, portando la questione davanti alla Corte. Questi comprendono impronte digitali, profili genetici e fotografie, presenti in banche dati utilizzate per scopi investigativi. Condizioni La Corte ha sottolineato che la normativa europea non esclude la possibilità di una raccolta indifferenziata di dati biometrici e genetici. Ma a condizione che la normativa nazionale rispetti le direttive europee sulla protezione dei dati sensibili. È pure che le finalità di tali trattamenti siano chiari e giustificati, con particolare attenzione alla tutela dei diritti fondamentali delle persone coinvolte. Questa sentenza assume un’importanza fondamentale per le amministrazioni delle smart city che implementano sistemi di sicurezza basati su tecnologie biometriche. Garantire un uso legale e rispettoso dei dati personali è essenziale per mantenere la fiducia dei cittadini e per rispettare le normative europee sulla privacy.