Legal Smart Road Autovelox e danno erariale, Corte dei Conti rifiuta il parere al Comune Laura Biarella 22 November 2025 Italia Mobility Il Comune di Montefiascone ha chiesto alla Corte dei Conti del Lazio un parere sulla legittimità degli autovelox non omologati e sul rischio di danno erariale per le spese legali generate dagli annullamenti delle multe. La Corte, con delibera del 20 ottobre 2025, ha dichiarato inammissibile l’istanza, ribadendo che la sua funzione consultiva riguarda solo la contabilità pubblica a carattere generale e astratto, escludendo questioni concrete legate al Codice della Strada. Limiti chiari per la Corte, no a consulenze su sanzioni e Codice della Strada La Sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei conti si è pronunciata in merito a una richiesta di parere avanzata dal Sindaco del Comune di Montefiascone (VT) con la deliberazione n. 113/2025/PAR. L’istanza verteva su due punti cruciali: la legittimità di continuare ad effettuare accertamenti automatici della velocità con dispositivi approvati ma non omologati, e la possibilità che le spese liquidate ai ricorrenti a seguito di annullamento dei verbali (le multe) potessero configurare un danno erariale per l’ente comunale. La Corte, tuttavia, ha dichiarato l’istanza inammissibile sotto il profilo oggettivo, tracciando un confine netto tra le proprie competenze e quelle degli organi giurisdizionali ordinari. Funzione consultiva, stretta sulla contabilità pubblica La possibilità per i Comuni e altri enti locali di chiedere pareri alla Corte dei Conti è sancita dall’art. 7, comma 8, della legge n. 131 del 2003, ma è rigorosamente limitata alla materia della contabilità pubblica. Secondo il consolidato orientamento della giurisprudenza contabile, questa funzione deve riguardare quesiti a carattere generale e astratto. L’obiettivo risulta duplice: preservare l’autonomia gestionale dell’ente, evitare di ingerirsi nell’esercizio concreto dell’attività amministrativa che la Corte è chiamata a controllare. La nozione di contabilità pubblica è infatti “dinamica” e comprende non solamente la gestione del bilancio, bensì pure la sana gestione finanziaria e gli equilibri di bilancio. Tuttavia, non può essere estesa a “qualsivoglia attività degli Enti che abbia, comunque, riflessi di natura finanziaria”. Questioni specifiche non ammesse, vicende autovelox La Corte ha argomentato che il quesito sulla legittimità dei dispositivi di velocità attiene all’interpretazione delle norme del Codice della Strada, materia che risulta sostanzialmente estranea alla contabilità pubblica. Ancor più categorico è stato il rifiuto del secondo quesito, relativo al potenziale danno erariale derivante dalle spese legali. La Corte ha chiarito che tale valutazione esula dalla sua funzione consultiva in quanto: riguarda una fattispecie concreta, la soluzione di un caso specifico, potrebbe interferire con le funzioni giurisdizionali di altre autorità giudiziarie o della stessa Corte dei Conti in sede di giudizio di responsabilità. In sintesi, la circostanza che un’attività amministrativa comporti, anche indirettamente, una spesa non è sufficiente a farla rientrare nell’ambito consultivo della Corte. Il parere si è, quindi, concluso con la dichiarazione di inammissibilità dell’intera richiesta del Comune di Montefiascone.