Politiche ambientali Decreto Transizione 5.0 e rinnovabili, spinta verso la smart city sostenibile Laura Biarella 22 November 2025 Eco-News Sostenibilità Il Decreto-legge 21 novembre 2025, n. 175, introduce misure urgenti per sostenere gli investimenti nel Piano Transizione 5.0 e per facilitare la produzione di energia da fonti rinnovabili, con particolare attenzione all’individuazione di aree idonee per impianti green. Il provvedimento sostiene la strategia energetica nazionale e accelera il percorso verso città intelligenti e sostenibili. Nuove opportunità per il Piano Transizione 5.0 Il decreto prevede una proroga fino al 27 novembre 2025 per la presentazione delle comunicazioni relative ai crediti d’imposta previsti dal Piano Transizione 5.0, incentivando investimenti in tecnologie avanzate e sostenibili. Le agevolazioni fiscali, con aliquote fino al 45% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, sono pensate per promuovere l’efficienza energetica e la digitalizzazione delle imprese con obbligo di riduzione dei consumi energetici almeno del 3-5%. Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) ha un ruolo strategico nella vigilanza e nel controllo formale e tecnico delle certificazioni, garantendo così trasparenza e correttezza nell’accesso agli incentivi. Le imprese devono optare entro il termine previsto tra i diversi crediti d’imposta per evitare cumuli non consentiti, assicurando un uso efficiente delle risorse pubbliche e massimizzando il beneficio fiscale. Potenziamento della produzione energetica da fonti rinnovabili Il decreto introduce una nuova disciplina per l’individuazione delle aree idonee a ospitare impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, sia a terra che offshore. Sono considerate idonee diverse categorie di superfici, tra cui siti industriali dismessi, cave abbandonate, discariche ripristinate, aree demaniali e superfici impermeabilizzate, privilegiando in tal modo l’impiego di spazi a basso impatto ambientale. La novità più significativa è l’introduzione degli impianti agrivoltaici, che combinano la produzione di energia solare con lo svolgimento continuativo delle attività agricole e pastorali, favorendo un modello di smart agriculture integrato e sostenibile. Il decreto consente inoltre l’installazione in aree industriali e infrastrutturali, favorendo l’autoconsumo e la decarbonizzazione produttiva. Ruolo delle Regioni e piattaforma digitale di monitoraggio Le Regioni e Province autonome devono adottare, entro 120 giorni, specifiche leggi per individuare le aree idonee secondo criteri rigorosi di tutela ambientale, paesaggistica e culturale, per garantire il raggiungimento degli obiettivi di potenza da fonti rinnovabili del PNRR. Le regioni possono anche stipulare accordi tra loro per trasferire quote di potenza, ottimizzando così la distribuzione degli impianti. Per supportare questo complesso processo, il Ministero dell’Ambiente ha previsto l’attivazione di una piattaforma digitale interoperabile con funzioni di monitoraggio costante delle superfici agricole utilizzate per la produzione sostenibile, multiprogettualità e trasparenza, strumenti essenziali per le smart city che puntano a una governance digitale del territorio. Semplificazioni autorizzative e incentivi per la crescita green Il decreto semplifica l’iter autorizzativo per gli impianti nelle aree idonee, introducendo termini più brevi e pareri paesaggistici non vincolanti, con una riduzione dei tempi procedurali di un terzo. Queste misure garantiscono un’accelerazione degli investimenti green, cruciale per la decarbonizzazione e la digitalizzazione delle infrastrutture urbane. Le società concessionarie autostradali potranno affidare la gestione di aree idonee tramite procedure trasparenti a evidenza pubblica, assicurando condizioni di concorrenza effettiva e coordinamento tecnico, elementi fondamentali per garantire la sicurezza e la sostenibilità delle reti e delle infrastrutture integrate con la produzione rinnovabile.