Milano, tutte le opere che rimarranno dopo le Olimpiadi Invernali

Milano, tutte le opere che rimarranno dopo le Olimpiadi Invernali

Milano cambierà molto dopo le Olimpiadi Invernali: ma cosa rimarrà alla città e alle altre località coinvolte dopo la manifestazione?

Milano è pronta ad accogliere i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali che si terranno tra febbraio e marzo del 2026. Il capoluogo lombardo sarà sede, insieme a Cortina, degli eventi, il cui inizio è fissato per il 6 febbraio. Ma dopo cosa resterà ai milanesi?

Sono due le tipologie di “eredità” che rimarranno a Milano: alcune immediate, come le infrastrutture, altre più durature, il cui lascito, afferma Gaia Romani, assessora alla partecipazione a Milano, è “in parte ancora da scrivere”.

Milano, l’arena Santa Giulia e lo studentato dopo le Olimpiadi

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L’indotto olimpico sarà di più di un miliardo, non tutto per Milano, mentre sono ben 14.000 i posti di lavoro generati in tutte le località coinvolte. Oltre, poi, alle aree rigenerate. Come Santa Giulia, dove sta per essere completato il Palazzo dello Sport, ma anche il Villaggio Olimpico presso lo Scalo di Porta Romana, che sarà poi trasformato in uno studentato universitario da 1.700 posti.

Oltre a questo anche una rete di trasporti migliorata a Milano e una rete elettrica per le Olimpiadi da 300 milioni di euro complessivi tra Lombardia, Trentino Alto-Adige e Veneto. 130 chilometri di elettrodotti che rimarranno anche dopo le manifestazioni sportive e che lasceranno un’eredità destinata a durare nel tempo.