Censis, l’Italia nell’età selvaggia tra debito, demografia e innovazione urbana

Censis, l’Italia nell’età selvaggia tra debito, demografia e innovazione urbana

Il 59° Rapporto Censis racconta un’Italia che affronta sfide epocali: crisi demografica, debito pubblico record, deindustrializzazione e tensioni geopolitiche.

In questo contesto, le smart city emergono come risposta strategica per garantire sostenibilità, inclusione e competitività.

Dalla mobilità elettrica alla gestione dei dati, dall’efficienza energetica alla cultura digitale, ecco come le città intelligenti possono trasformare il Paese.

L’Italia nell’età selvaggia, contesto globale

Il Censis descrive un mondo dominato da conflitti e nazionalismi, dove il progresso occidentale sembra rallentare. Il 55,2% degli italiani ritiene che la spinta innovativa appartenga ormai a Paesi emergenti come Cina e India. In questo scenario, le città italiane devono reinventarsi come hub di innovazione, puntando su digitalizzazione, sostenibilità e governance partecipativa.

Il grande debito e la sfida del welfare urbano

Con un debito pubblico di 3.057 miliardi di euro, l’Italia entra nell’era dello “Stato debitore”. La contrazione del welfare rischia di generare tensioni sociali, ma le smart city possono offrire soluzioni:

  • Piattaforme digitali per la sanità territoriale
  • Servizi di mobilità intelligente (car sharing elettrico, trasporto pubblico con AI)
  • Gestione energetica con reti smart grid
    Questi strumenti riducono costi e migliorano la qualità della vita, trasformando il welfare in un ecosistema digitale.

Demografia e senilizzazione, città a misura di anziani

Gli over 65 sono il 24,7% della popolazione e nel 2045 saranno il 34,1%. Le città devono adattarsi con:

  • Domotica e assistenza domiciliare digitale
  • Trasporti accessibili e micromobilità elettrica
  • Spazi pubblici sicuri e sensorizzati
    La tecnologia diventa alleata per garantire autonomia e benessere agli “immortali” del Censis.

La nuova geografia urbana, vitalità nei centri intermedi

Nonostante il calo demografico nazionale (-2,3% in dieci anni), 1.740 comuni registrano crescita, soprattutto nel Nord-Est e nelle aree metropolitane di Milano e Bologna. Parma (+4,9%) guida la classifica delle città più vitali. Questi territori sono candidati ideali per sperimentare:

  • Reti 5G e IoT per la gestione dei servizi urbani
  • Mobilità elettrica e stazioni di ricarica diffuse
  • Piani di rigenerazione urbana con sensori ambientali

Cultura e turismo esperienziale, leva per l’innovazione

La spesa dei turisti stranieri per soggiorni culturali è cresciuta del 13,5% nel primo semestre 2025. Le città d’arte possono trasformare l’offerta culturale in dispositivi esperienziali, integrando:

  • Realtà aumentata per visite immersive
  • Big data per personalizzare percorsi turistici
  • App integrate per prenotazioni e mobilità smart

Smart governance e partecipazione digitale

Il Censis segnala un calo della partecipazione politica tradizionale, ma le smart city possono invertire la tendenza con:

  • Piattaforme di e-democracy per consultazioni online
  • Open data e trasparenza amministrativa
  • App civiche per segnalazioni e co-progettazione urbana

Energia e sostenibilità, cuore delle città intelligenti

Con il peso del debito che limita gli investimenti pubblici, le città devono attrarre capitali privati e fondi europei per:

  • Impianti fotovoltaici integrati negli edifici
  • Sistemi di accumulo energetico e microgrid
  • Monitoraggio ambientale con sensori IoT.