Dal 1° gennaio 2026 sanzioni stradali più care? Tornerà l’adeguamento ISTAT?

Dal 1° gennaio 2026 sanzioni stradali più care? Tornerà l’adeguamento ISTAT?

Dopo tre anni di sospensione, dal 1° gennaio 2026 scatterà l’aggiornamento ISTAT delle sanzioni stradali previsto dal Codice della Strada. Il rinvio era stato disposto dal Milleproroghe 2024 e confermato dal decreto di fine 2024.

L’aumento sarà calcolato sulla base dell’indice ISTAT FOI, che misura la variazione dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Ecco cosa cambia e perché le smart city devono prepararsi.

Ma la bozza del decreto cd. Milleproroghe, calendarizzato in Consiglio dei Ministri, per l’11 dicembre, confermerebbe il blocco dell’adeguamento biennale delle sanzioni del Codice della strada, tramite una norma che intende prorogare esplicitamente la sospensione “per gli anni 2023, 2024, 2025 e 2026”.

Quadro normativo

L’articolo 195, comma 3, del Codice della Strada stabilisce che gli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie siano aggiornati ogni due anni in base all’indice ISTAT FOI (Famiglie di Operai e Impiegati). Questo indice è utilizzato per adeguare le multe all’inflazione, garantendo che il valore reale delle sanzioni rimanga costante nel tempo.

Il Decreto-Legge n. 215/2023 (Milleproroghe 2024), convertito in Legge n. 18/2024, aveva sospeso l’adeguamento per il biennio 2023-2024.

Successivamente, il Decreto-Legge n. 202/2024 ha esteso la sospensione anche al 2025, fissando la ripresa al 1° gennaio 2026. Ciò significa che dal nuovo anno le multe torneranno a crescere automaticamente in proporzione all’inflazione registrata nel biennio 2024-2025.

Quanto inciderà l’aumento?

L’incremento dipenderà esclusivamente dalla variazione dell’indice ISTAT FOI tra il 2024 e il 2025.

Non esistono ancora valori ufficiali, ma considerando l’andamento inflattivo degli ultimi anni, è plausibile attendersi un aumento significativo.

Questo impatterà tutte le principali infrazioni: divieto di sosta, eccesso di velocità, uso improprio delle corsie riservate, mancato uso delle cinture di sicurezza.

E tutto dipende dal voto dell’11 dicembre.

Impatto su mobilità e smart city

L’aumento ISTAT non è solo una questione economica.

Per le città, rappresenta una sfida di governance e trasparenza:

  • Deterrenza rafforzata: multe più alte possono ridurre le infrazioni.
  • Pressione sui cittadini: occorre bilanciare rigore e equità.
  • Digitalizzazione dei processi: pagamenti online, notifiche via app, open data per monitorare sicurezza e mobilità.

Le smart city possono trasformare questa misura in un’opportunità per migliorare la sicurezza stradale e promuovere la mobilità sostenibile, evitando che venga percepita solo come una “stangata”.

Dal 1° gennaio 2026 le multe stradali saranno più care?

L’adeguamento ISTAT, sospeso per tre anni, tornerà operativo e inciderà sul portafoglio degli automobilisti?

Per le amministrazioni locali, la sfida è integrare questa misura in strategie di mobilità intelligente e governance digitale, rendendo il provvedimento uno strumento di sicurezza e non solo un aggravio economico.

Tutto dipenderà dal voto in Consiglio dei Ministri.

Stando alla bozza del decreto cd. Milleproroghe, che sarà discussa l’11 dicembre, la sospensione dell’aggiornamento biennale delle sanzioni previste dal codice della strada verrà prorogato di un anno, slittando quindi, ulteriormente, al I dicembre 2026.