Smart Road Tech Patrimonio Pubblico, la nuova contabilità accrual tra controllo dei beni e innovazione digitale Laura Biarella 17 December 2025 La Nota tematica n. 158/2025 del Ministero dell’Economia e delle Finanze segna una svolta nella gestione del patrimonio pubblico. Checklist, inventari digitali e interoperabilità dei dati diventano strumenti chiave per città più trasparenti, efficienti e sostenibili. La riforma accrual e il superamento della proprietà La transizione verso la contabilità economico‑patrimoniale accrual rappresenta un cambiamento strutturale per la Pubblica amministrazione italiana. Al centro della riforma c’è il superamento del criterio giuridico di proprietà: lo standard ITAS 4 stabilisce che un bene debba essere iscritto a bilancio se l’ente ne esercita il controllo effettivo, indipendentemente dal titolo formale. Per le smart city, ciò significa poter contare su dati patrimoniali più affidabili, indispensabili per pianificare investimenti e gestire infrastrutture urbane. Strumenti operativi: checklist e inventari digitali La Nota n. 158 introduce strumenti concreti per rendere la riforma applicabile: checklist per la rilevazione delle immobilizzazioni materiali: articolata in quattro sezioni (controllo, risorsa, valore, inventariazione), guida gli enti nella verifica delle condizioni necessarie per iscrivere un bene a bilancio, set minimo di attributi inventariali: un linguaggio comune per raccogliere informazioni su immobili, infrastrutture e beni culturali, garantendo tracciabilità e interoperabilità con la banca dati DE‑MEF. Questi strumenti sono stati sperimentati in contesti complessi come la Galleria Borghese, gli Uffizi e l’Autorità Portuale della Sardegna, dimostrando la loro efficacia. Patrimonio culturale e infrastrutture La riforma valorizza categorie di beni cruciali per le città intelligenti: patrimonio culturale: edifici storici, opere d’arte e siti archeologici entrano nei bilanci pubblici, favorendo strategie di tutela e fruizione, infrastrutture: reti stradali, ferroviarie e idriche vengono contabilizzate con criteri uniformi, facilitando manutenzione e pianificazione, immobili e beni demaniali: classificati secondo ITAS 1 e il codice civile, con raccordo al piano dei conti unico. Action Plan e governance digitale La Nota n. 158 propone un Action Plan con raccomandazioni operative: creazione di un Ufficio Gestione Beni Patrimoniali raccordato con la contabilità, nomina di un responsabile di processo, aggiornamento dei regolamenti interni e dei sistemi informativi, mappatura progressiva dei beni, con priorità a immobili, infrastrutture e patrimonio culturale. L’inventariazione diventa così un processo dinamico e permanente, fondato su aggiornamenti e verifiche continue. La riforma accrual non è solamente un adempimento tecnico, bensì un abilitatore di smart governance. Checklist, inventari digitali e interoperabilità dei dati rafforzano la trasparenza e l’efficienza delle amministrazioni, ponendo le basi per smart city capaci di innovare e rispondere alle sfide del futuro. SFOGLIA LA NOTA