Sicurezza stradale, un giovane su due usa lo smartphone alla guida

Sicurezza stradale, un giovane su due usa lo smartphone alla guida

Sicurezza stradale e giovani: uno su due usa lo smartphone alla guida, ma i dati sui comportamenti rispetto al 2023 sono incoraggianti

La sicurezza stradale è un tema che tiene banco soprattutto tra i giovani. Un argomento critico, da affrontare con attenzione e su cui bisogna lavorare: si deve, infatti, migliorare la consapevolezza di quanto i comportamenti scorretti alla guida possano effettivamente essere dannosi e, in alcuni casi, anche letali.

Skuola.net, in collaborazione con Autostrade per l’Italia, ha realizzato l’Osservatorio “Non chiudere gli occhi”, a cui hanno partecipato 2.100 tra ragazzi e ragazze compresi tra i 16 e i 24 anni di età. Il tutto è stato fatto nell’ambito dell’omonimo progetto di sensibilizzazione rivolto agli studenti. Ma cosa è emerso da questo Osservatorio?

Sicurezza stradale, i comportamenti dei giovani

Sicurezza stradale

Sicurezza stradale, un giovane su due usa lo smartphone alla guida

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Ci sono dati positivi e dati molto negativi. Gli studenti – 8 su 10 – hanno promosso l’educazione stradale in classe, con il 41% che ha affermato di aver cambiato il proprio comportamento in modo significativo. Sono migliorate, in effetti, le  cose, anche se c’è molta strada da fare.

Un giovane su due utilizza di frequente lo smartphone alla guida, mentre 1 su 5 ha ammesso di essersi messo alla guida più di una volta sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Due su tre guidano spesso quando sono stanchi e 4 su 10 superano, regolarmente, i limiti di velocità.

Anche in questi dati, però, ci sono anche aspetti positivi. Dal 2023 i trasgressori sono diminuiti del 20%. Oggi il 56% dichiara di non utilizzarlo mai, due anni fa era il 46%. Sono saliti, poi, al 70% rispetto al 60% di due anni fa i giovani che dichiarano di rispettare le norme base di sicurezza, come uso del casco, cinture e limiti sul numero di passeggeri a bordo. I giovani sono più consapevoli: il 58% pensa alle conseguenze delle proprie azioni, in aumento rispetto al 49% del 2023. La strada è ancora lunga, ma la direzione è giusta.