Inno nazionale, aggiornato cerimoniale e pratiche pubbliche

Inno nazionale, aggiornato cerimoniale e pratiche pubbliche

Definite modalità uniformi per l’esecuzione dell’Inno di Mameli in cerimonie istituzionali, eventi sportivi e manifestazioni pubbliche. Pubblicate online partitura ufficiale e registrazione della banda interforze.

Un decreto per modernizzare il cerimoniale dell’Inno nazionale

Con il Decreto del Presidente della Repubblica del 14 marzo 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 maggio 2025, l’Italia ha aggiornato in modo organico le modalità di esecuzione dell’Inno nazionale, dando attuazione alla legge n. 181/2017 che ha riconosciuto ufficialmente Il Canto degli Italiani di Goffredo Mameli e Michele Novaro wuale Inno della Repubblica.

Il provvedimento si inserisce nel quadro delle norme sul cerimoniale di Stato e delle disposizioni sulla cittadinanza attiva, con l’obiettivo di garantire uniformità, rispetto del valore simbolico e chiarezza operativa nelle diverse occasioni pubbliche in cui l’Inno viene eseguito.

Come deve essere eseguito l’Inno, le regole generali

Il decreto ribadisce che l’Inno nazionale è uno dei simboli identitari della Repubblica Italiana e che la sua esecuzione deve avvenire in un clima di rispetto: i presenti devono essere in piedi, in posizione composta, in silenzio o partecipando al canto.

Viene inoltre definita la forma ufficiale dell’esecuzione nelle cerimonie più solenni, quali:

– eventi con la presenza del Presidente della Repubblica
– cerimonie con bandiera di guerra o d’istituto
– celebrazioni delle festività nazionali, in Italia e all’estero.

In questi casi l’Inno deve essere eseguito senza introduzione e ripetendo due volte le prime due quartine e due volte il ritornello, secondo lo spartito originale di Michele Novaro.

Partitura ufficiale e registrazione online

Per garantire coerenza e qualità esecutiva, il decreto stabilisce che:

– la partitura ufficiale,
– la registrazione audio della banda interforze,

sono pubblicate sul sito istituzionale del Governo, curate dal Cerimoniale di Stato.

Sul medesimo portale sono disponibili anche gli autografi originali del testo di Mameli e dello spartito di Novaro, offrendo un riferimento autorevole per scuole, istituzioni, enti culturali e organizzatori di eventi.

Eventi sportivi, manifestazioni e istituzioni  maggiore flessibilità

Al di fuori delle cerimonie solenni, il decreto introduce una maggiore elasticità, riconoscendo la varietà dei contesti contemporanei, soprattutto in ambito sportivo e nelle manifestazioni pubbliche.

In questi casi l’Inno potrà essere eseguito:

– integralmente,
– con introduzione,
– con variazioni di tonalità o arrangiamenti vocali,
– con ensemble strumentali diversi,
– tramite basi registrate.

Una scelta che risponde alle esigenze di comunicazione moderna, alle pratiche degli eventi internazionali e alla crescente diffusione di format multimediali nelle città intelligenti.

Cerimoniale di Stato e Presidenza della Repubblica, possibili adattamenti

Il decreto riconosce al Cerimoniale di Stato e al Cerimoniale della Presidenza della Repubblica la facoltà di individuare ulteriori occasioni in cui applicare le modalità ufficiali, nonché di introdurre misure eccezionali per eventi di particolare rilevanza o per ragioni di reciprocità diplomatica.

In presenza del Capo dello Stato, eventuali forme speciali di esecuzione potranno essere definite direttamente dal Cerimoniale della Presidenza.

Provvedimento senza costi aggiuntivi

Il DPR chiarisce infine che l’attuazione delle nuove disposizioni non comporta oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, confermando la natura organizzativa e regolatoria del provvedimento.

Perché questo decreto interessa le smart city

Per le città che investono in governance digitale, cerimoniale urbano, eventi pubblici e cultura civica, il decreto rappresenta un riferimento operativo importante:

– uniforma le pratiche nelle cerimonie istituzionali locali,
– facilita la produzione di contenuti multimediali (eventi, festival, sport, scuole),
– rafforza la dimensione identitaria e partecipativa nelle comunità urbane
– offre materiali ufficiali digitalizzati e accessibili.

Un tassello che contribuisce alla costruzione di spazi pubblici più consapevoli, inclusivi e connessi, in linea con la missione delle smart city.