Enforcement Smart Road Divieto di autovelox in Ontario, un errore per la sicurezza urbana? Laura Biarella 26 December 2025 Cds Il divieto di autovelox automatizzati in Ontario, introdotto dal governo Ford il 14 novembre 2025, ha generato dibattiti accesi sulle smart city, con sondaggi che evidenziano un’opposizione pubblica significativa. Studi scientifici dimostrano riduzioni del 45% nelle infrazioni di velocità nelle zone scolastiche, rendendo il bando un passo indietro per la sicurezza stradale. Questa decisione ignora evidenze empiriche, compromettendo innovazioni urbane basate su tecnologie di enforcement automatico. Motivazioni del divieto e critiche Il premier Doug Ford ha definito gli autovelox un “tax grab” inefficace contro l’eccesso di velocità, optando per alternative come dossi e rotonde con 210 milioni di dollari di investimento. Tuttavia, l’Angus Reid Institute ha rilevato che il 49% degli ontariani considera il bando un errore, contro il 38% a favore, con opposizioni più marcate a Toronto (58%) e Ottawa (54%). L’Associazione dei Municipi dell’Ontario (AMO) e i capi della polizia hanno contestato la mossa, prevedendo un aumento delle velocità e rischi per i pedoni. Evidenze scientifiche sull’efficacia Uno studio dell’ospedale SickKids di Toronto, condotto su 250 zone scolastiche tra il 2020 e il 2022, ha registrato una diminuzione del 45% dei veicoli in eccesso di velocità, un calo di 10,7 km/h nella velocità massima dell’85% dei veicoli e un -87% per chi superava i 20 km/h il limite. Ricerche CAA del luglio 2025 confermano: il 73% dei guidatori rallenta vicino agli autovelox, il 76% li ritiene deterrenti, con effetti persistenti post-rimozione a Sudbury (-7 km/h). Dati simili da Quebec e Winnipeg indicano riduzioni di sinistri gravi e infortuni. Perché é un errore per le smart city Spegnere gli autovelox rappresenta un errore strategico per le smart city, dove sensori IoT e AI migliorano la sicurezza senza patrouille umane costose. La vandalizzazione delle telecamere, inclusi casi legati a funzionari, non ne mina l’impatto provato, ma evidenzia la necessità di protezioni integrate. Prioritizzare entrate municipali su dati scientifici rischia vite, specialmente in aree urbane densamente popolate, contraddicendo trend globali di automated speed enforcement per zero-vision sinistri.