UE, emissioni di CO2 delle auto, Von Der Leyen detta la linea: tre anni di tempo per adeguarsi

UE, emissioni di CO2 delle auto, Von Der Leyen detta la linea: tre anni di tempo per adeguarsi

La UE prosegue la lotta alle emissioni di CO2 della filiera delle auto, Von Der Leyen viene incontro alle aziende ma non si piega: da uno passa a tre anni il limite di tempo per adeguarsi

Il Piano d’Azione dell’Unione Europea sulle automobili è un programma mirato a investire decisamente sulla fabbricazione e utilizzo di veicoli elettrici, incentivando questi ultimi e la loro filiera produttiva nel continente a svantaggio di chi utilizza mezzi inquinanti.

Nello specifico, il documento della UE prevede delle multe abbastanza salate per chi non si adegua al limite delle emissioni dei veicoli nuovi venduti dalle case produttrici. La soglia massima è stata abbassata a 94 grammi di CO2 al chilometro per macchine e furgoni che vengono fabbricati e messi in circolazione.

Proprio per questo, le industrie automobilistiche europee hanno fatto sentire la loro voce, lamentando la pressione che questa manovra eserciterà sulla filiera, già stretta nella morsa dell’aumento dei dazi degli Stati Uniti e di un calo delle vendite.

Ursula Von Der Leyen non ha voluto fare marcia indietro sulle multe e sulla soglia delle emissioni. La battaglia in favore dell’elettrico (e in particolare dell’elettrico europeo) prosegue dritta. Solo che la presidente della Commissione UE ha voluto dare più respiro alle aziende automobilistiche con un emendamento ad hoc.

UE, Von Der Leyen annuncia l’emendamento: niente modifica al limite di CO2, ma calcolo basato su tre anni

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In pratica, invece che un solo anno, le case produttrici avranno tre anni per adeguare i loro veicoli di nuova fabbricazione agli standard di emissioni. Ciò significa che la quantità di emissioni medie verrà calcolata non più nell’arco di tutto il 2025, ma nel triennio 2025-2027. Le multe, se arriveranno, saranno recapitate fra due anni.

Se le aziende fossero sanzionate per le violazioni al dicembre 2025, si stima che potrebbero dover pagare ance 15 miliardi di euro. Una mannaia enorme sulle casse dei marchi automobilistici europei.

Così facendo, la UE dà più tempo alle aziende dell’automobile del continente di adeguare la loro produzione. Ma non cambieranno i limiti massimi di CO2. E non viene nemmeno modificato il termine ultimo dopo il quale i veicoli a benzina e diesel non potranno circolare sul territorio dell’Unione. Lo stop resta nel 2035.