Italia, dalle Dolomiti alla Puglia: il rischio delle mete turistiche senza autovelox in estate

Italia, dalle Dolomiti alla Puglia: il rischio delle mete turistiche senza autovelox in estate

Il caos sugli autovelox rischia di cogliere impreparate le mete turistiche più gettonate d’Italia, dalle Dolomiti alla Puglia, per la viabilità dell’estate alle porte

Ormai l’estate sta arrivando in Italia e tutto il Paese provvedono ad attrezzarsi per accogliere milioni di visitatori, italiani e stranieri, nelle mete turistiche sparse per lo stivale. Ma se le località più gettonate si stanno preparando con le strutture di accoglienza e le offerte per le vacanze, sarà lo stesso per le strade e la viabilità?

Il traffico e la mobilità, chiaramente, risentiranno degli afflussi ingenti di persone che si spostano. E va valutato anche l’impatto che potrebbe esserci sulla sicurezza stradale. In questo senso, anche gli autovelox recitano una parte importante come deterrenza contro gli eccessi di velocità sulle arterie italiane. Ma, attualmente, il caos derivato dalle continue contestazioni delle sanzioni emesse dai dispositivi non omologati ha fatto sì che molti siano stati spenti. Onde evitare piogge di ricorsi.

Assoutenti denuncia, però, che così si rischia davvero di creare maggiori pericoli al volante soprattutto nel periodo più critico per molte località in Italia. Quello delle vacanze estive e dei grandi esodi.

Italia, dalle Dolomiti fino al Salento in Puglia: la viabilità a rischio delle mete turistiche senza un Decreto autovelox, denuncia Assoutenti

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In Puglia, in particolare nel Salento, sono tanti gli autovelox installati sulle strade che collegano i vari paesi della zona, come Galatina, Trepuzzi, Cavallino o Melpignano. Oppure sulla Statale 372 che da Caianello porta a Benevento, che è ricca di dispositivi per il controllo della velocità. Anche dall’altra parte d’Italia, nelle Dolomiti, ci sono esempi di strade molto presidiate dalle tecnologie di monitoraggio, come sul percorso Rovereto-Garda, lungo un tragitto di appena 56 km, sono state segnalate le scorse estati circa 15 postazioni autovelox.

Proprio per queste località è necessaria una tempestiva soluzione al caos dell’omologazione dei dispositivi. Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, afferma in proposito:

In assenza di regole certe si rischia il caos sulle strade delle vacanze. I comuni che adottano apparecchi non omologati dovranno infatti disattivarli, pena una raffica di ricorsi da parte degli automobilisti, con conseguenze non indifferenti sul fronte della sicurezza stradale e sulle casse degli enti locali. Non solo. Dal prossimo 12 giugno le amministrazioni locali, con l’entrata in vigore definitiva delle nuove regole varate dal Mit lo scorso anno, non potranno più disseminare le strade di autovelox, ma dovranno rispettare distanze minime tra una postazione e l’altra e installarli dopo il parere dei Prefetti solo laddove ricorrono i presupposti previsti dalla normativa