Esg Liguria, dai rifiuti a qualità dell’aria ed energia: ecco la relazione sullo stato dell’ambiente 2025 Redazione 03 July 2025 Pubblicata la relazione sullo stato dell’ambiente in Liguria, aggiornata con gli ultimi dati disponibili: situazione in miglioramento, ma c’è ancora strada da fare La Regione Liguria ha pubblicato il 1° luglio 2025 la relazione sullo stato dell’ambiente nel suo territorio. Una specie di indagine sulla basi di dati rilevati negli ultimi anni che tratteggia la situazione complessiva su vari parametri. In questo report emergono gli sforzi compiuti dalle amministrazioni locali e regionale per tentare di migliorare la situazione ambientale, con progressi importanti in alcuni ambiti. In altri, invece, si può incrementare ancora il processo di riduzione degli impatti sull’ambiente. La qualità dell’aria, in generale, è migliorata. Nel 2024 le concentrazioni limite/obiettivo per la protezione della salute riferite agli inquinanti biossido di zolfo, monossido di carbonio, benzene, particolato fine (pm10 e pm2.5), piombo, arsenico, cadmio, nichel sono state rispettate su tutto il territorio regionale. Tuttavia non sono completamente risolti i superamenti del limite medio annuo di biossido di azoto, nonostante il significativo miglioramento. Persistono criticità per l’ozono e per il benzo(a)pirene a Cairo Montenotte in zone industriali, ma con un generale miglioramento rispetto al 2022 e 2023. In particolare, il limite medio annuo di biossido di azoto è ormai ampiamente rispettato in tutte le 42 stazioni della Liguria. Con l’eccezione di 2 postazioni nell’agglomerato di Genova che sono orientate al monitoraggio del traffico veicolare. In risposta al superamento del limite per la concentrazione media annuale del biossido di azoto nel comune di Genova e alla relativa procedura di infrazione, sono tuttora in vigore a Genova bandi emanati dal comune per incentivare l’acquisto di biciclette a pedalata assistita e per incentivare la sostituzione di veicoli interessati da limitazioni con veicoli a nulle o basse emissioni. Liguria, relazione sullo stato d’ambiente: bene la differenziata e la qualità dell’aria, rinnovabili in crescita Liguria, dai rifiuti a qualità dell’aria ed energia: ecco la relazione sullo stato dell’ambiente 2025 LEGGI ANCHE Liguria, bene il bando di efficientemente energetico edifici pubblici: la Regione aggiunge altri 1,8 milioni Si passa poi alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti. Nel 2023 è aumentata, seppur in modo molto leggero, la produzione totale dei rifiuti urbani, che raggiunge le 804.972 t rispetto alle 803.108 t del 2022. Una media di 530kg pro capite all’anno, più alta di quella nazionale, ma su questo ha influito anche l’afflusso turistico che ha un impatto notevole sulla Regione. Al netto dei rifiuti urbani fuori privativa, il servizio pubblico ha gestito 779.900 t di rifiuti nel 2023, dato inferiore rispetto al minimo precedentemente toccato nel 2020. La raccolta differenziata in Liguria è ulteriormente salita nel 2023, arrivando al 59,35%. Un incremento rispetto al 57,64%% del 2022 e con un + 21 % in più rispetto al 38,63% del 2015. La provincia della Spezia mantiene il suo primato con una raccolta differenziata ulteriormente salita al 76,21% seguita dalla provincia di Savona con il 63,05%. Dato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Segue la provincia di Imperia che arriva al 57,12%, mentre in ultima posizione si conferma la Città Metropolitana di Genova, (53,84%). Entrambe hanno comunque incrementato la raccolta differenziata di due punti percentuali rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda, invece, la produzione di energia da fonti rinnovabili, nel giro di 15 anni (dal 2005 al 2020, ultimo anno riportato dalla relazione) è raddoppiata in Liguria. Il parametro utilizzato dal report è quello dei ktep (kilotonnellata equivalente di petrolio), unità di misura che indica quanto greggio servirebbe per produrre la stessa quantità energetica. Nel 2005 la produzione di energia green sfiorava le 100 ktep, nel 2020 era sopra le 190. Merito soprattutto delle biomasse, seguite poi dall’idroelettrico e dalle pompe di calore. Mentre eolico e fotovoltaico erano ancora indietro, nonostante quest’ultimo sia cresciuto molto negli ultimi anni. Al 2023, comunque, la Liguria risultava ancora l’ultima Regione d’Italia per produzione di energia da fonti rinnovabili (qui l’approfondimento), dunque servono ancora progressi. Che, però, negli ultimi 20 anni sono certamente avvenuti.