Monopattini, un decreto disciplina il contrassegno

Monopattini, un decreto disciplina il contrassegno

Con decreto dirigenziale del 27 giugno 2025 si fornisce finalmente attuazione alla previsione normativa di cui alla l. 25 novembre 2024, n. 177 che con l’art. 14 (“Modifiche alla legge 27 dicembre 2019, n. 160, in materia di monopattini e altri dispositivi”).

Si provvede così a un aggiustamento di quella materia che è stata denominata micromobilità elettrica, e ha previsto fra le altre cose anche l’obbligo di munirsi di contrassegno identificativo per i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica.

Gli obblighi per i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica

Oltre l’obbligo di contrassegno identificativo la legge di riforma del codice della strada prevedeva, sempre per i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica:

  • l’obbligo di uso del casco per i conducenti, indipendentemente dall’età degli stessi;
  • il divieto di circolazione all’esterno del centro abitato e anche all’interno del centro abitato su strade con limite superiore a 50 km/h;
  • l’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile.

Le difficoltà per i cittadini e per gli organi di polizia

Impossibile fino ad adesso per il cittadino adempiere alla prescrizione normativa dell’assicurazione obbligatoria per la mancanza di identificazione del veicolo dovuta al non aver ancor adottato il decreto attuativo.

Questo ha messo in difficoltà, nei primi sei mesi di applicazione della legge di riforma del codice della strada, anche gli organi di polizia perché l’obbligo di legge, tanto per l’assicurazione quanto per il contrassegno, esisteva comunque, al di là delle problematiche tecniche, da cui un dovere di procedere con le sanzioni.

Il provvedimento in questione, che disciplina i criteri e le modalità di stampa dei contrassegni identificativi per i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica, stabilendo anche i criteri di formazione delle combinazioni alfanumeriche dei contrassegni stessi, sblocca dunque anche il problema della copertura assicurativa.

Le caratteristiche della “targa” per i monopattini

Le caratteristiche tecniche del contrassegno per i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica sono contenute nei due allegati al decreto dai quali si evince che quella che si pensava fosse qualcosa di abbastanza simile a una “targa” è in realtà poco più di un’etichetta.

Il decreto prevede infatti per il contrassegno una forma rettangolare delle dimensioni di soli 50mm x 60mm (quindi 5 x 6 cm), supporto plastificato adesivo, fondo bianco e caratteri neri e stemma dello Stato.

L’identificativo sarà composto da tre caratteri alfabetici e tre numerici, escludendo le lettere A, E, I, O, Q, U, e i numeri 1 e 0.

Il contrassegno andrà applicato nell’apposito alloggiamento (se presente) sul parafango posteriore, oppure nella parte anteriore del piantone dello sterzo.

La (in)utilità del contrassegno per i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica

Banale osservare che il contrassegno non sarà di alcuna utilità, viste le dimensioni ridottissime, per l’identificazione di un monopattino che fuggisse da un sinistro stradale perché nessuno sarà in grado di rilevare la sequenza alfanumerica.

Difficoltà per la redazione di verbali di accertamento per infrazioni statiche, come il divieto di sosta, dovute alle dimensioni della “targa” e le conseguenti, ancor più piccole, dimensioni della sequenza alfanumerica.

Unico scopo raggiunto, tardivamente, quello di identificare univocamente il veicolo al solo fine di assicurarlo per la responsabilità civile.

Sergio Bedessi