Enforcement Manifestazioni pubbliche, una circolare fa il punto Silvestro Mar... 03 September 2025 Safety & Security La sicurezza delle manifestazioni assume sempre una sua importanza, per le molteplici sfaccettature su cui si apre e per la stagione estiva appena arrivata. Non può meravigliare, quindi, una certa attenzione sull’attualizzazione di procedure e best practices. Manifestazioni al via, una nuova lente Nell’ambito della sicurezza urbana si riscontra un importante segmento che funge da concreto trait d’union con la sicurezza pubblica: le manifestazioni. Se è vero che la curatela delle manifestazioni pubbliche è appannaggio delle Autorità provinciali di P.S. che, per lo specifico servizio, dispongono, con ordinanze dedicate, anche una particolare gestione economica in favore del personale di polizia impiegato (indennità da ordine pubblico, che poi potrà essere “in sede” oppure “fuori sede”), è anche vero che la tematica riguarda in prima battuta il Primo cittadino e, di riflesso, “per gli adempimenti di comptenza“, il Comandante della Polizia Locale. Si ricorderà come i fatti di Piazza San Carlo, a Torino, nel giugno 2017, videro protagonista un tentativo di rapina, con spray urticante, questo durante la proiezione sui maxischermi della finale di Champions League. La nebulizzazione dello spray scatenò il panico tra la folla, il tumulto vide due morti e oltre 1500 feriti. Bene, in quell’occasione la Sindaca pro-tempore, in quota 5stelle, On. Chiara Appendino, venne condannata a un anno e cinque mesi di reclusione, per omissioni nell’organizzazione del piano di sicurezza. Nuova circolare? No, overview complessiva La circolare emanata dal Ministero dell’interno verso il finire di luglio 2025, tratteggia il framework normativo sul tema. Anzi, nella direttiva viene richiamata la necessità di coinvolgere tutti gli attori che hanno parte in causa: vigili del fuoco, ASL, ispettorato del lavoro, cui si aggiungono associazioni categoria (maggiormente rappresentative) degli esercenti, in sede di comitato provinciale per ordine pubblico. La normazione è più articolata proprio a seguito degli eventi di piazza San Carlo e, per altri aspetti, dopo la tragedia di Perinaldo: sei morti e 59 feriti, per una ressa scatenatasi in una discoteca, sempre a seguito di rapina con spray al peperoncino, nel 2018. Il Dipartimento di P.S. riassume, con questa nuova circolare, i contorni che debbono essere necessariamente considerati per far fronte alla stagione estiva. Se si volesse sintetizzare, la nota ministeriale affronta tre direttrici fondamentali: la videosorveglianza, gli accordi di partneriato, art. 100 del TULPS. Or bene, il tema non è arricchito, per esempio, con giurisprudenza sull’utilizzo dei filmati per la sicurezza, nemmeno da ultime del Garante (che intanto scrive a Confcommercio). La circolare quindi rimanda a quanto già vergato all’indomani dei fatti di Torino e rimpolpa il tema con auspicio di accordi con i commercianti. Infatti, un recente decreto ministeriale introduce l’installazione di telecamere per stabilimenti balneari, locali di spettacolo e intrattenimento, sale gioco, locali somministrazione alimenti e bevande. Preliminarmente, l’esercizio in questione, dovrà dapprima, e volontariamente, aderire a patti tra Prefettura e associazione di categoria, valorizzato, tale elemento pattizio, anche recentemente dal Gabinetto del Ministro Piantedosi. Art. 100 TULPS. L’applicazione della norma è contestualizzata con le attività di controllo preventivamente da espletarsi sul territorio. Come accennato in precedenza, alle stesse si arriva coinvolgendo anche attori differenti, al fine di verificare sicurezza e igiene luoghi di lavoro, misure antincendio e quindi prevenire attività abusive e rave party. Circa il mosaico interpretativo sull’applicazione dell’art. 100, si rimanda alla circolare del Dipartimento di P.S. del luglio 2019. Qui è presente, infatti, un quadro degli orientamenti della norma, di sicuro interesse per gli organi investigativi. Silvestro Marascio