Con le fototrappole stretta ai reati ambientali nella Terra dei Fuochi e oltre, il d.l. n. 116/2025

Con le fototrappole stretta ai reati ambientali nella Terra dei Fuochi e oltre, il d.l. n. 116/2025

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge n. 116 dell’8 agosto 2025, provvedimento che introduce misure urgenti e severe per contrastare le attività illecite nel settore dei rifiuti, potenziare la bonifica dell’area della cosiddetta “Terra dei Fuochi”, migliorare l’assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi.

Terra dei Fuochi nel mirino

La “Terra dei Fuochi”, vasta area in Campania nota per i roghi tossici e lo smaltimento illegale di rifiuti, diventa il fulcro di un piano nazionale che intende arginare le pratiche criminose che mettono in pericolo la salute pubblica e la qualità ambientale.

Il testo autorizza 15 milioni di euro per l’anno corrente, che il Commissario unico incaricato dovrà impiegare per avviare e coordinare gli interventi di bonifica e rimozione dei rifiuti abbandonati.

Rafforzamento delle pene e nuove sanzioni per chi deturpa il territorio

Tra le novità il rafforzamento del quadro sanzionatorio per i reati connessi alla gestione illegale dei rifiuti, con pene che vanno dalla multa alla reclusione, in base alla gravità del reato e all’utilizzo di veicoli per abbandonare o trasportare illegalmente rifiuti.

In particolare:

L’abbandono di rifiuti non pericolosi vede l’introduzione di pene che possono arrivare fino a 5 anni di reclusione se le azioni creano pericoli per la vita, l’incolumità delle persone o per l’ambiente.
– Per i rifiuti pericolosi, le sanzioni aumentano ulteriormente, sfiorando i 7 anni di carcere nei casi più gravi.
– Nuove misure prevedono la sospensione o revoca della patente di guida dei conducenti coinvolti nel trasporto illecito di rifiuti, nonché la sospensione o cancellazione dall’Albo nazionale gestori ambientali delle imprese coinvolte.
– La realizzazione e la gestione di discariche abusive non autorizzate saranno punite con pene da 1 a 7 anni di reclusione, arricchite dall’obbligo di confisca dell’area interessata.

Tecnologia al servizio di ambiente e legalità

Per migliorare il controllo e l’accertamento delle infrazioni, il decreto autorizza l’utilizzo delle immagini degli impianti di videosorveglianza presenti sul territorio e prevede l’impiego della Carta nazionale dell’uso del suolo dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA).

Questa mappa digitale permetterà di monitorare con precisione i cambiamenti morfologici e chimico-fisici del suolo, strumento essenziale per scoprire discariche abusive o roghi tossici.

Lotta integrata anche su scala europea

In linea con una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo del gennaio 2025, il Decreto-Legge punta a dare piena attuazione agli standard internazionali sull’ambiente e tutela delle popolazioni esposte a contaminazioni, garantendo anche il rispetto dei diritti dei cittadini colpiti da calamità naturali, prorogando lo stato di emergenza in alcune zone della regione Marche.

Verso una Smart City più verde e sicura

Il provvedimento segna uno step in avanti nella lotta alla criminalità ambientale e nel rilancio delle politiche di rigenerazione territoriale, fondamentali per lo sviluppo sostenibile delle aree urbane e periurbane italiane.

Soprattutto nelle cosiddette Smart City, dove tecnologia, ambiente e sicurezza giocano ruoli fondamentali, la normativa introduce strumenti innovativi e piani d’azione concreti per tutelare la salute dei cittadini e mantenere pulito il territorio, attenzionando le sfide climatiche e ambientali contemporanee.

In sintesi, il Decreto-Legge n. 116 definisce un quadro normativo più severo contro il degrado ambientale provocato dagli incendi e dallo smaltimento illecito di rifiuti, con nuovesanzioni, l’ausilio delle tecnologie digitali, risorse economiche dedicate e un approccio integrato tra ammodernamento delle leggi e potenziamento dei controlli sul territorio.