Tribunale UE, nulle le decisioni della Commissione sui contributi di vigilanza per Facebook, Instagram e TikTok

Tribunale UE, nulle le decisioni della Commissione sui contributi di vigilanza per Facebook, Instagram e TikTok

Il Tribunale UE ha annullato le decisioni della Commissione europea sul contributo di vigilanza chiesto a Facebook, Instagram e TikTok, per un errore procedurale nella metodologia di calcolo, che avrebbe dovuto essere fissata con atto delegato e non con decisioni di esecuzione.

Gli effetti delle decisioni restano però validi per un massimo di 12 mesi, entro i quali la Commissione dovrà adottare nuove decisioni conformi al Regolamento sui Servizi Digitali (DSA).

Regolamento sui Servizi Digitali (DSA)

Il Regolamento (UE) 2022/2065, noto come Digital Services Act (DSA), affida alla Commissione europea compiti di vigilanza su piattaforme e motori di ricerca molto grandi con un elevato numero di utenti nell’Unione europea.

Al fine di sostenere queste attività di vigilanza, la Commissione riscuote un contributo annuale da tali fornitori, calcolato in base al numero medio mensile di utenti attivi di ogni servizio.

Procedimento e decisioni della Commissione

Nel marzo 2023 la Commissione ha adottato un regolamento delegato che definisce metodologie e procedure per il calcolo dei contributi per la vigilanza.

Il 25 aprile 2023 Facebook, Instagram e TikTok sono stati designati quali piattaforme molto grandi.

Nel novembre 2023 la Commissione ha fissato, tramite decisioni di esecuzione, l’importo dei contributi dovuti per il 2023.

Ricorsi presentati e motivazioni del Tribunale

Meta Platforms Ireland e TikTok Technology hanno impugnato le decisioni innanzi al Tribunale UE.

Il Tribunale ha deciso di annullare le decisioni di esecuzione della Commissione, ritenendo che la metodologia adottata per il calcolo dei contributi, basata su dati di terzi, costituisce un elemento essenziale che avrebbe dovuto essere stabilito tramite un atto delegato e non mediante decisioni di esecuzione, come avvenuto.

Mantenimento provvisorio degli effetti e futuro della vigilanza

Malgrado l’annullamento, il Tribunale ha disposto il mantenimento temporaneo degli effetti delle decisioni per un massimo di 12 mesi.

In tale periodo la Commissione dovrà adottare una nuova metodologia conforme al DSA e nuove decisioni di esecuzione.

La misura garantisce la continuità della vigilanza sulle grandi piattaforme digitali.

Implicazioni per il mercato digitale

La sentenza evidenzia l’importanza della compliace procedurale nelle regolamentazioni tecnologiche, fondamentali per un mercato digitale equo e trasparente.

Il DSA rappresenta un pillar normativo per la digitalizzazione delle città e delle società europee, promuovendo servizi digitali più sicuri e responsabili, con regole chiare per i players coinvolti.

Il Tribunale UE conferma in tal modo la necessità che le istituzioni europee rispettino le procedure normative.

Ciò per garantire la legittimità e l’efficacia degli interventi nel settore digitale.

La decisione può essere impugnata davanti alla Corte di Giustizia UE entro 2 mesi e 10 giorni dalla notifica.