Legal Tatuaggi e Forze Armate: nuove regole nei bandi di concorso Emiliano Ragoni 22 September 2025 Italia Notizie correlate Smart Road Emilia-Romagna, conclusi i lavori sui treni nei tempi previsti: ecco quando riparte la circolazione ferroviaria Legal Smart Road Tech L’algoritmo contro la truffa. Come blockchain e IA riscrivono le regole della frode assicurativa Cambiano le regole per chi ha i tatuaggi e vuole partecipare a un concorso pubblico. Regole meno rigide ma risulta inidoneo chi li ha nelle aree visibili o con contenuti inappropriati Nuove regole per chi vuole indossare l’uniforme e ha sul proprio corpo uno o più tatuaggi. Una recente circolare del Ministero della Difesa (leggi QUI) introduce indicazioni stringenti riguardo ai tatuaggi per i candidati ai concorsi delle Forze Armate, tenendo tuttavia in considerazione i cambiamenti culturali degli ultimi anni. L’obiettivo è quello di tutelare il decoro e la dignità della funzione militare. Tatuaggi? Sì, ma con decoro La norma di riferimento ha come base la direttiva emanata dallo Stato Maggiore nel 2012, che negli anni è stata rivista e aggiornata. Nello specifico, nel 2023, sono state emanate delle nuove disposizioni che hanno tenuto conto dei cambiamenti culturali. La nuova direttiva stabilisce che la presenza di tatuaggi visibili in specifiche aree del corpo comporta automaticamente l’inidoneità al servizio. Sono considerati non compatibili con l’uniforme i tatuaggi su: testa e collo; due terzi distali di braccia e gambe; mani, avambracci, dorso del piede (per le donne, in relazione all’uniforme femminile con décolleté); tutte le aree del corpo indicate graficamente nell’allegato tecnico alla circolare. La regola vale indipendentemente dal tipo, dalle dimensioni o dal contenuto del tatuaggio, quando questo si trovi in una delle aree vietate. Ma anche i tatuaggi non visibili possono comportare l’esclusione se offensivi, inappropriati o lesivi dell’immagine delle istituzioni, oppure se associati a indicatori di personalità abnorme, da verificare attraverso visita psichiatrica e test psicodiagnostici. C’è un’ultima possibilità per chi ha già affrontato un percorso di rimozione di un tatuaggio non conforme. Si è giudicati idonei solo se il tatuaggio è completamente eliminato, senza esiti cicatriziali deturpanti o discromie evidenti. In caso contrario, la candidatura viene respinta. Tatuaggi e identità personale: un dibattito aperto e in evoluzione Se da un lato la norma mira a preservare l’immagine di rigore delle Forze Armate, dall’altro riapre il dibattito sull’equilibrio tra espressione individuale e regole istituzionali. In una società in cui il tatuaggio è ormai un elemento identitario e diffuso, soprattutto tra i giovani, la nuova linea rappresenta una scelta chiara, ma che potrebbe suscitare nuove polemiche. È tuttavia pacifico che l’esercito ponga particolare attenzione non solo al significato e alla posizione dei tatuaggi, ma anche all’aspetto estetico complessivo, ritenuto parte integrante dell’immagine del personale in divisa. Del resto, l’apertura progressiva verso i tatuaggi su gambe e avambracci, che è stata introdotta con i recenti aggiornamenti, rappresenta un segnale di flessibilità. Emiliano Ragoni
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