HumanX Italia, speranza di vita più alta in Europa nel 2024 Laura Biarella 25 September 2025 Secondo i dati preliminari Eurostat del 2024, l’Italia si conferma tra i paesi europei con la speranza di vita più elevata, raggiungendo una media di 84,1 anni, pari alla Svezia che condivide il primato, seguita da vicino dalla Spagna con 84,0 anni. Questo valore supera di oltre 2 anni la media europea, fissata a 81,7 anni, e rappresenta un significativo miglioramento rispetto agli anni precedenti, sottolineando la progressiva ripresa demografica post-pandemia nel nostro Paese. Dettagli per genere e regione La speranza di vita alla nascita in Italia mostra ancora una marcata differenza tra i sessi. Nel 2024, la media per gli uomini si attesta intorno agli 81,4 anni, mentre per le donne raggiunge 85,5 anni, con incrementi rispettivamente di circa 5 e 4 mesi rispetto al 2023. Questi valori superano già quelli pre-pandemici del 2019, indicando un trend positivo verso il recupero dei livelli di vita precedenti alla crisi sanitaria. A livello territoriale, il Trentino-Alto Adige si conferma la regione con la speranza di vita più alta per entrambi i generi: 82,7 anni per gli uomini e 86,7 anni per le donne. Anche il Centro Italia registra valori elevati, con Marche e Lombardia tra le regioni più longeve, in particolare Marche, dove la speranza di vita maschile raggiunge 82,2 anni e quella femminile 86,2 anni. Al contrario, il Mezzogiorno presenta valori più bassi, con la Campania che rimane la regione con la speranza di vita più ridotta (79,7 anni per gli uomini e 83,8 anni per le donne), nonostante i recenti incrementi. Implicazioni per le politiche sociali Questi dati hanno importanti implicazioni per le politiche urbane e di welfare. Un invecchiamento progressivo della popolazione italiana, con circa il 20% degli abitanti sopra i 65 anni nel 2023, richiede un ripensamento delle infrastrutture e dei servizi delle città smart, orientati a garantire qualità della vita, salute e inclusione sociale per una popolazione sempre più longeva. Le smart city devono quindi integrare soluzioni tecnologiche avanzate per l’assistenza domiciliare, la mobilità sostenibile e il monitoraggio della salute pubblica, valorizzando la capacità di supportare anziani e fragili attraverso dati e intelligenza artificiale. La distribuzione territoriale della speranza di vita indica inoltre la necessità di politiche mirate per il Mezzogiorno, per colmare il divario sociale e sanitario con le regioni del Nord e del Centro. Conclusioni L’Italia continua a distinguersi a livello europeo per la sua longevità, con una speranza di vita tra le più alte in assoluto nel 2024. Il miglioramento costante di questo indicatore rappresenta un successo nelle politiche sanitarie e sociali, sebbene introduca nuove sfide nel campo delle smart city e della gestione urbana, dove l’innovazione tecnologica gioca un ruolo chiave per accompagnare una popolazione che invecchia rapidamente, garantendo benessere e sostenibilità.