Roma, nuovi black point e piste ciclabili: cittadini in protesta per i disagi al traffico. Ecco dove

Roma, nuovi black point e piste ciclabili: cittadini in protesta per i disagi al traffico. Ecco dove

A Roma proseguono le proteste e lamentele dei cittadini per i disagi al traffico causati dalle nuove piste ciclabili e dai black point per la sicurezza degli utenti deboli della strada

Mobilità dolce sì, ma a che prezzo? A Roma da tempo ormai i cittadini di varie zone sono in protesta contro i lavori, finiti o in corso o appena partiti, per realizzare in particolare le piste ciclabili. Quelle previste dal Grab (Grande raccordo delle biciclette) e dal Biciplan comunale, che hanno l’obiettivo di incentivare la mobilità a pedali della città per portarla al livello delle grandi capitali europee.

Ma questo va a scontrarsi con le esigenze dei romani, che si ritrovano ad affrontare quotidianamente disagi per il traffico cittadino. Un esempio di cui si è già parlato è Via Panama (Roma, caso pista ciclabile in Via Panama: i cantieri e il tracciato creano pericoli alla sicurezza stradale), dove i lavori per il nuovo tracciato ciclabile sul manto stradale, partiti a giugno, stanno creando ingorghi e pericoli per gli utenti della strada.

Ma, come riporta il Messaggero, altre zone hanno visto e vedono criticità per la circolazione stradale dovute a piste ciclabili di nuova realizzazione. Per esempio per quella dalla stazione di Termini fino all’Università La Sapienza, oppure a Guido Reni, che farà scomparire in un colpo solo 123 posti auto, o ancora il tracciato su Viale Oceano Atlantico, che secondo i cittadini è pericolosa sia per i ciclisti sia per gli automobilisti.

Roma, da Via Panama a San Basilio: cittadini in protesta contro le nuove piste ciclabili e i black points

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E le rimostranze dei romani si concentrano anche su alcuni black points. Anche questi di recente introduzione. Si tratta di punti di intersezione stradale particolarmente pericolosi, dove l’amministrazione del Campidoglio ha messo a punto interventi per aumentare la sicurezza, in particolare degli utenti più vulnerabili come i pedoni.

Quello molto discusso è quello di San Basilio, per il quale oltre mille persone si sono radunate in Via Nicolai per protestare con uno degli interventi previsti proprio dal progetto black points. In questo caso, per rendere più sicura la circolazione stradale, il Comune di Roma ha indetto un senso unico su Via Nomentana, in direzione Via Roma. Nella pratica, il traffico di un’arteria piuttosto frequentata passa in mezzo alle abitazioni e i residenti lamentano un forte aumento dello smog, nonché del traffico e quindi degli ingorghi.

La cittadinanza romana continua dunque a sollevare lamentele in varie zone, tanto che l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, principale fautore di tutti questi interventi, ha promesso di studiare correttivi. La promozione della mobilità dolce e di una fruizione più sicura delle strade, che sarebbero virtuosi in una grande città del nostro tempo, a Roma si scontrano con le esigenze del traffico urbano. Che non si sta per ora amalgamando bene a livello progettuale con i lavori in corso per aumentare la superficie ciclabile della Capitale, né con le nuove Zone 30 o i black points.