Enforcement Chieti, oltre 280 false cittadinanze: la Procura di Lanciano scopre un giro di "crimine collaudato" m.curci 30 September 2025 La Procura di Lanciano ha fatto emergere giro di false cittadinanze – oltre 280 – nella provincia di Chieti L’inchiesta della procura di Lanciano ha fatto emergere un quadro preoccupante in merito al fenomeno delle false cittadinanze. Sono oltre 280 i “fantasmi” che, secondo quanto riporta Il Centro, avrebbero trovato casa in due borghi che, insieme, contano poco più di 400 abitanti. Esisterebbe, infatti, un presunto patto corruttivo tra i privati e i pubblici ufficiali. Sono più di 250 le pratiche per cittadini argentini e oltre 30 per quelli brasiliani, tutte basate su residenze fittizie nei comuni Borrello (339 abitanti) e Morebello sul Sangro (79 residenti) in provincia di Chieti. Chieti, ecco come ottenevano le false cittadinanze Chieti, oltre 280 false cittadinanze: la Procura di Lanciano scopre un giro di “crimine collaudato” LEGGI ANCHE Genova: più presidi, prevenzione e servizi di prossimità: presentato il “Piano Autunno” della Polizia Locale La conclusione delle indagini nei confronti di otto persone, tra cui i sindaci Armando Di Luca e Nicola Di Fabrizio, descriverebbe un vero e proprio sistema scientifico, un “programma criminoso articolato e ben collaudato” il cui obiettivo era “alterare il regolare svolgimento delle procedure previste dalla legge” per il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. In questo modo gli atti anagrafici venivano falsificati per far risultare questi cittadini residenti, così da ottenere la cittadinanza italiana in breve tempo. Il tutto – come emerge dalle carte – dietro “ingenti somme di denaro”. La formula dei pubblici ministeri suggerisce che si trattasse di una vera e propria prassi amministrativa, ormai radicata nel tempo. La prima fase consisteva nell’iscrivere lo straniero all’Anagrafe della popolazione residente, dopodiché, una volta ottenuta la firma del sindaco sul certificato di residenza, la pratica poteva essere avviara. Subito dopo iniziva la seconda fase, con il “nuovo italiano” iscritto all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, così da “ripulire” i registri di Borrello o Montebello. Un fenomeno, quello delle false cittadinanze, sempre più radicato e diffuso che la procura di Lanciano è stata brava a sgominare.