Legal Gara d'appalto per isole ecologiche smart, la Cassazione conferma il criterio aperto per i requisiti tecnici Laura Biarella 02 October 2025 Italia La Corte di Cassazione, con l’ordinanza depositata il 1° ottobre 2025, interviene sulla questione dell’interpretazione dei requisiti tecnici nella gara d’appalto per progetti smart city. Il principio di equivalenza si applica anche alle cosiddette “forniture di punta”, garantendo un accesso più ampio e competitivo agli operatori economici, favorendo innovazione e modernizzazione dei sistemi di raccolta differenziata tramite isole ecologiche informatizzate. Modernizzazione della raccolta differenziata e gara pubblica Nell’ambito della crescente digitalizzazione e innovazione delle città italiane, la gestione intelligente dei rifiuti rappresenta un tema focus delle smart city. La fornitura di isole ecologiche informatizzate, complete di cassonetti ed evoluti sistemi hardware e software di gestione, è stata oggetto di una gara pubblica indetta da un Comune siciliano. La controversia si è evoluta attorno ai requisiti tecnici richiesti per partecipare alla gara, in particolare riguardo alla definizione e applicazione del requisito della “fornitura di punta” che imponeva agli operatori economici di dimostrare di aver già eseguito forniture di analogia e importo significativi. Il principio di equivalenza, favor partecipationis in gare smart La Cassazione è intervenuta confermando l’interpretazione del Consiglio di Giustizia Amministrativa siciliano: il criterio del principio di equivalenza, consolidato nella giurisprudenza, si applica anche alla “fornitura di punta”. Ciò significa che non occorre che la fornitura precedente risulti identica a quella richiesta dal bando, bensì deve essere comunque analoga e in grado di soddisfare in maniera equivalente le esigenze tecniche e funzionali previste. Il principio risponde al “favor partecipationis”, quindi all’obiettivo di garantire la massima concorrenza e apertura del mercato, evitando rigide esclusioni basate su interpretazioni formali e restrittive dei requisiti. Impatto per il settore smart city e gare pubbliche La decisione rappresenta un precedente per le gare pubbliche collegate ai progetti smart city, specie nei settori innovativi quale la gestione smart dei rifiuti. L’applicazione flessibile del principio di equivalenza agevola la partecipazione di operatori qualificati, pure se con modalità tecniche differenti, bensì sostanzialmente equivalenti, stimolando in tal modo la competizione e l’introduzione di soluzioni tecnologiche avanzate. Prospettive La Cassazione ribadisce che l’attività giurisdizionale deve rispettare il principio di massima concorrenza e proporzionalità previsto dalla normativa europea e nazionale in materia di appalti. L’approccio è fondamentale per sostenere la diffusione delle tecnologie smart nelle città, contribuendo a una più rapida ed efficace transizione verso pattern di amministrazione smart e sostenibile.