Italia, l'allarme di Confartigianato per la transizione energetica: mancano 2,2 milioni di lavoratori green

Italia, l’allarme di Confartigianato per la transizione energetica: mancano 2,2 milioni di lavoratori green

In Italia mancano lavoratori per la transizione energetica, Confartigianato denuncia il bisogno di 2,2 milioni di impiegati nel settore. Serve una formazione tecnica già dalle scuole

Sì al passaggio all’energia pulita, ma servono addetti, tecnici, professionisti per farlo. E in Italia sono difficili da trovare. A lanciare l’allarme è stata Confartigianato, che guardando ai dati del 2024 relativi al mercato del lavoro nella transizione energetica evidenzia una grande domanda da parte delle imprese, che però non sempre viene soddisfatta.

L’anno scorso le aziende italiane hanno previsto 4.447.370 assunzioni di professionisti con competenze green, che potevano rappresentare l’80,6% di quelle annuali. Ma praticamente la metà (49,4%) sono state difficili da reperire. Nel nostro Paese mancano 2,2 milioni di lavoratori nel campo dell’energia pulita. Il peggio riguarda le piccole e medie imprese, che hanno cercato 1.616.460 lavoratori con competenze green, ma per oltre la metà (il 55,6%, pari a  899.040 persone) è stato complicato trovarle.

E se si vorrà investire ancora di più nel settore della transizione energetica è auspicabile, se non probabile, che la domanda di professionisti aumenti nei prossimi anni. Col rischio di frenare i progressi nell’ambito dell’energia pulita e quindi anche di un settore strategico del Paese.

Italia, transizione energetica senza lavoratori, presidente Confartigianato: “Scoperti centinaia di migliaia di posti”

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A delineare la situazione è il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, che ha spiegato come il rischio

è di avere una transizione verde senza lavoratori green. Stiamo lasciando scoperti centinaia di migliaia di posti di lavoro che rappresentano un’opportunità straordinaria per i giovani e per la competitività del nostro Paese. La sostenibilità non è solo una scelta etica, ma un’opzione strategica di crescita economica, che oggi viene  frenata dalla carenza di competenze

A livello locale, la Provincia Autonoma di Trento, quella di Bolzano e la Provincia di Cuneo sono le realtà con maggiori difficoltà a trovare lavoratori nel campo dell’energia elettrica green. Ma hanno problematiche anche in Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Veneto e Abruzzo nelle assunzioni di tecnici o professionisti specializzati, specie per le piccole e medie imprese. Per questo Granelli chiede che l’aiuto arrivi anche dalla scuola, perché già sui banchi si comincino a formare le competenze tecniche necessarie a un settore chiave per l’Italia:

Serve una riforma della formazione tecnica e professionale che metta l’ambiente e l’efficienza energetica al centro dei programmi scolastici, rafforzando i percorsi di istruzione duale e di apprendistato