Missioni istituzionali degli amministratori locali, stop ai rimborsi senza pernottamento

Missioni istituzionali degli amministratori locali, stop ai rimborsi senza pernottamento

Intesa in Conferenza Stato-Città sul nuovo decreto: regole aggiornate dopo 14 anni, più rigore e risparmi per gli enti locali

Svolta normativa attesa da tempo

Dopo oltre quattordici anni cambiano le regole per il rimborso delle spese di viaggio e soggiorno degli amministratori locali — sindaci, assessori, presidenti e consiglieri — impegnati in missioni istituzionali. Il nuovo decreto interministeriale firmato da Ministero dell’Interno e Ministero dell’Economia e delle Finanze, approvato in Conferenza Stato-Città, aggiorna la disciplina del 2011 e introduce criteri più stringenti e omogenei, allineando il trattamento economico degli amministratori a quello dei dirigenti pubblici.

Fine dei rimborsi per le missioni in giornata

La novità più significativa è l’eliminazione dei rimborsi per le missioni che non prevedono pernottamento. In passato, anche le trasferte brevi — inferiori alle sei ore e distanti almeno 60 km dalla sede comunale — davano diritto a indennizzi forfettari. Ora, il rimborso sarà riconosciuto solo se la missione comporta una notte fuori sede, con pernottamento in strutture fino a quattro stelle, come previsto dal contratto collettivo nazionale dei dirigenti delle Funzioni locali.

Documentazione obbligatoria e limiti di spesa

Il rimborso sarà liquidato solo su richiesta documentata dell’amministratore, che dovrà presentare:

  • le spese effettivamente sostenute (viaggio e soggiorno),
  • una dichiarazione sulla durata e finalità della missione.

Non sarà possibile compensare tra diverse tipologie di spesa: se una voce è inferiore ai limiti contrattuali, si rimborsa solo quanto effettivamente speso. Questo principio mira a evitare abusi e garantire trasparenza e contenimento della spesa pubblica.

Autonomia e vincoli per gli enti in difficoltà

Gli enti locali potranno, nell’ambito della propria autonomia finanziaria, ridurre ulteriormente gli importi massimi previsti. Per gli enti in dissesto finanziario, in deficitarietà strutturale o in riequilibrio pluriennale, la riduzione diventa obbligatoria e non può essere inferiore al 5%.

Effetti sui bilanci e sulla governance locale

Secondo la Relazione Tecnica, l’eliminazione dei rimborsi per le missioni senza pernottamento potrebbe generare risparmi significativi, compensando in parte gli oneri derivanti dall’applicazione dei parametri contrattuali dei dirigenti. Il decreto non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, e gli enti dovranno operare entro i limiti di bilancio già previsti.

Step verso maggiore equità e responsabilità

La sottosegretaria all’Economia Sandra Savino ha commentato: “Questo intervento valorizza il ruolo degli amministratori locali, riconoscendone l’impegno sul territorio e garantendo al contempo una disciplina omogenea e rigorosa nella gestione delle spese connesse alle funzioni istituzionali”.

Il nuovo decreto rappresenta un passo importante verso una gestione più responsabile delle risorse pubbliche, rafforzando la credibilità delle istituzioni locali e promuovendo una cultura amministrativa fondata su efficienza, trasparenza e sostenibilità.

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