Politiche ambientali Venezia, partita la riqualificazione delle ex Cave Casarin: aree verdi e pedonali, lavori da 2,5 milioni di euro. Il progetto francesco.ton... 30 October 2025 Comincia la riqualificazione delle ex Cave Casarin di Venezia, aree verdi bonificate e restituite alla cittadinanza. Fine lavori nel marzo 2026 Sono cominciati mercoledì 29 ottobre 2025 i lavori di riqualificazione delle ex Cave Casarin a Venezia. Un luogo dove prima veniva estratta l’argilla e che ora è diventata un’area verde che sorge in una zona piuttosto densamente abitata e fruita, con abitazioni, luoghi religiosi e una scuola materna nelle vicinanze. A causa dell’attività estrattiva, e soprattutto all’imbonimento della cava stessa, il suolo è stato contaminato in modo ubiquitario e dunque si sono resi necessari dei lavori di bonifica. Per restituire alla cittadinanza spazi aperti e pubblici sani e verdi che si estendono su ben 6mila metri quadrati. Il progetto, approvato nel luglio 2024 dalla Regione Veneto, è finanziato con i fondi Pnrr specifici per la bonifica dei siti orfani e ammontano a oltre 2,5 milioni di euro. Venezia, bonifica ex Cave Casarin: aree verdi restituite alla cittadinanza Venezia, partita la riqualificazione delle ex Cave Casarin: aree verdi e pedonali, lavori da 2,5 milioni di euro. Il progetto LEGGI ANCHE Città “15 minuti” e perdita di libertà e identità I lavori di riqualificazione delle ex Cave Casarin sono appena cominciati e si prevede andranno avanti fino a marzo 2026. Innanzitutto sarà rimosso il terreno superficiale e sarà ripristinato con una nuova superficie di manto erboso. Su questa poi verranno ripiantati gli alberi che sono già presenti nella zona. Anche perché la salvaguardia delle specie arboree autoctone nelle zone alberate è uno dei punti cardine del progetto. Sono solo cinque piante e un arbusto da abbattere, da un lato per questioni di instabilità e dall’altro perché momentaneamente intralcerebbero i lavori. Ma per ognuna di queste sarà piantato un nuovo albero. Infine verranno realizzati nuovi percorsi pedonali in calcestruzzo drenante ecologico e nuovi basamenti per le panchine. Gli impatti delle attività di scavo verranno ridotti al minimo tramite l’uso di reti antipolvere, per esempio, ma sarà anche ridotto l’impiego di macchine operatrici. Il passaggio attraverso il parco che collega da nord a sud via Benedetto Croce con viale don Sturzo dovrà essere interdetto per il periodo dei lavori, anche se questi verranno svolti prioritariamente sul percorso di collegamento posto a ridosso della scuola e della parrocchia. Le modifiche saranno segnalate da apposita cartellonistica.