Tech AGCOM lancia il Registro degli "influencer rilevanti", un passo verso la trasparenza nel settore digitale Laura Biarella 07 November 2025 Digitalizzazione Influencer “rilevanti”. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) rende operativo, a partire dal 6 novembre 2025, l’obbligo di iscrizione all’elenco per i principali “digital creator” che superano specifiche soglie di follower e visualizzazioni. Questa misura, attuata con la Delibera n. 197/25/CONS, equipara di fatto gli influencer più influenti ai fornitori di servizi di media audiovisivi, imponendo loro il rispetto di un nuovo Codice di Condotta su trasparenza, comunicazioni commerciali e tutela dei minori. Un passo ulteriore per garantire responsabilità etica nel panorama digitale italiano. Verso la trasparenza digitale, online il modulo AGCOM Tramite la diffusione pervasiva dei media sociali, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha formalizzato un passaggio epocale per l’ecosistema digitale italiano. Il 6 novembre è stato infatti reso accessibile il web form per l’iscrizione all’elenco degli influencer rilevanti, dando attuazione alla delibera n. 197/25/CONS. L’iniziativa colloca l’Italia tra i Paesi all’avanguardia nella regolamentazione dei digital creator, contribuendo in modo sostanziale alla costruzione di una “smart city” che sia etica, trasparente e responsabile nella sua comunicazione pubblica. Criteri di rilevanza e “tertium genus” L’obbligo di iscrizione non è universale, bensì si applica unicamente ai soggetti che, per numero e diffusione, esercitano un impatto sul grande pubblico, assumendo una responsabilità editoriale sostanzialmente assimilabile a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta (FSMA). Sono considerati “influencer rilevanti”, quindi tenuti a registrarsi, coloro che soddisfano almeno uno dei seguenti parametri, calcolati su almeno una delle piattaforme di social media o condivisione di video utilizzate: almeno 500.000 follower (conteggiati al trentesimo giorno prima dell’invio del modulo), almeno 1 milione di visualizzazioni medie mensili (calcolate con riferimento ai sei mesi antecedenti il giorno dell’invio del modulo). L’Autorità ha identificato questi soggetti come un tertium genus, titolari di una responsabilità autonoma rispetto a quella delle piattaforme, estendendo loro il regime giuridico di derivazione europea (Direttiva SMAV) relativo ai servizi di media audiovisivi. Nuovo codice di condotta, etica e contenuti regolamentati L’iscrizione all’elenco risulta funzionale all’applicazione di un Codice di Condotta e delle nuove Linee Guida. Gli influencer rilevanti dovranno ora rispettare disposizioni specifiche del Testo Unico sui Servizi di Media Audiovisivi (TUSMA), con particolare attenzione a tre ambiti cruciali: comunicazioni commerciali: sarà richiesta la massima trasparenza nelle attività di sponsorizzazione e nell’inserimento di prodotti. A tal fine, il Codice di Condotta ha recepito il Regolamento Digital Chart dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), uniformando le regole sulla pubblicità online, tutela dei minori: vengono rafforzati gli obblighi per garantire che i contenuti non siano gravemente nocivi per lo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori. Gli influencer dovranno utilizzare, ove disponibili, le funzionalità delle piattaforme per segnalare contenuti potenzialmente nocivi, contrasto alla discriminazione: Il provvedimento ribadisce il rispetto dei diritti fondamentali della persona e la lotta contro i discorsi d’odio (hate speech). La regolamentazione mira a estendere i principi di chiarezza e responsabilità dei media tradizionali al mondo digitale, promuovendo un ambiente online più sicuro, protetto e trasparente, elementi essenziali per la maturità e la crescita responsabile della smart city. Prospettive e revisione dinamica Il provvedimento è il risultato di un processo di co-regolamentazione e consultazione pubblica che ha coinvolto players chiave della creator economy e associazioni di consumatori. L’AGCOM ha già annunciato l’intenzione di predisporre FAQ esplicative per aiutare gli operatori nell’applicazione delle nuove norme e ha previsto una revisione periodica delle soglie, dimostrando un approccio dinamico e flessibile necessario per stare al passo con la rapida evoluzione delle piattaforme digitali.