Nuove istruzioni MIT per sicurezza e monitoraggio di ponti e viadotti: focus su gestione del rischio e smart infrastructure

Nuove istruzioni MIT per sicurezza e monitoraggio di ponti e viadotti: focus su gestione del rischio e smart infrastructure

Ponti e viadotti al centro di nuovi controlli. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con decreto del 5 novembre 2025, aggiorna le istruzioni operative per la classificazione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio di ponti e viadotti esistenti.

Le linee guida Ansfisa, approvate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici e rivolte a tutti i gestori infrastrutturali, rappresentano uno step avanti decisivo nel controllo e nella manutenzione delle opere sopra i 6 metri, con importanti implicazioni per lo sviluppo delle smart city.

Più sicurezza per ponti e viadotti

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha pubblicato il decreto n. 413 del 5 novembre 2025 che aggiorna le istruzioni operative per la sicurezza di ponti e viadotti stradali presenti sul territorio nazionale.

Il provvedimento, elaborato dall’Ansfisa in collaborazione con Anas, concessionari autostradali e altri enti gestori, integra e sostituisce le precedenti norme, fornendo un quadro tecnico-scientifico più moderno e coerente con le esigenze delle smart city.

Queste nuove direttive si rivolgono principalmente ai tecnici incaricati e ai gestori delle infrastrutture, puntando a una gestione più efficace della sicurezza attraverso il censimento, la classificazione del rischio, la verifica della sicurezza, la sorveglianza e il monitoraggio continuo dei ponti e viadotti esistenti con luce superiore ai 6 metri.

Per le strutture sotto questa soglia, resta a carico del gestore la definizione delle modalità di controllo, calibrate sulle caratteristiche specifiche e territoriali.

Anas e concessionari autostradali

Un aspetto fondamentale è l’applicabilità cogente delle linee guida da parte di Anas e concessionari autostradali, che, anche in attesa di ulteriori decreti, rappresentano un riferimento tecnico e normativo imprescindibile, superando le vecchie disposizioni risalenti a oltre 50 anni fa.

In particolare, vengono sostituite le indicazioni della circolare ministeriale del 1967, aggiornando le procedure alle più recenti normative tecniche per le costruzioni.

Il testo incoraggia anche l’integrazione di sistemi di monitoraggio dinamico, in linea con le tecnologie di smart infrastructure, che potrebbero condurre in futuro a una revisione e miglioramento continuo delle linee guida.

Pianificazione

Questo approccio rappresenta una sfida e un’opportunità per le città intelligenti.

Queste puntano a infrastrutture più sicure, resilienti e capaci di garantire una pianificazione preventiva basata su dati real-time.

La pianificazione delle ispezioni, elemento chiave per la gestione della sicurezza, deve seguire una priorità stabilita in base ai risultati del censimento preliminare (Livello 0).

Ma anche alle esigenze del gestore, il quale è responsabile della programmazione.

Il completamento rapido di questa fase è considerato imprescindibile per il buon funzionamento del sistema di sicurezza infrastrutturale.