HumanX Smart Road Una donna su tre vittima di violenza, dati ISTAT 2025 per la Giornata contro la violenza sulle donne Laura Biarella 25 November 2025 Secondo l’ultimo rapporto ISTAT 2025, 6,4 milioni di donne italiane hanno subito violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. Il 31,9% delle donne tra i 16 e i 75 anni è vittima di abusi, spesso all’interno delle mura domestiche. La Giornata internazionale del 25 novembre richiama città e istituzioni a un impegno concreto per la sicurezza e la dignità femminile. Numeri della violenza, fenomeno strutturale Il comunicato ISTAT 2025 evidenzia un dato allarmante: una donna su tre in Italia (31,9%) ha subito violenza fisica o sessuale. 6,4 milioni di vittime tra i 16 e i 75 anni. 18,8% ha subito violenze fisiche. 23,4% violenze sessuali. 5,7% stupri o tentati stupri. Questi numeri mostrano come la violenza di genere sia un fenomeno radicato e trasversale, che coinvolge tutte le fasce d’età e non risparmia nessun contesto sociale. Dentro e fuori la famiglia, il pericolo più vicino Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il pericolo non viene dagli sconosciuti (solo il 7% dei casi), ma da partner, ex partner, familiari e conoscenti. La dimensione domestica della violenza rende ancora più difficile la denuncia e l’emersione del fenomeno, alimentando il cosiddetto “sommerso” che sfugge alle statistiche ufficiali. LEGGI ANCHE Violenza sessuale e consenso, ok alla riforma dalla Camera, ora il testo passa al Senato Smart city e sicurezza di genere Nelle città intelligenti, la lotta alla violenza sulle donne deve diventare parte integrante delle politiche urbane. Illuminazione pubblica intelligente per ridurre le zone a rischio. App di emergenza integrate nei servizi cittadini. Campagne di sensibilizzazione digitali per raggiungere giovani e comunità multietniche. La tecnologia può essere alleata nella prevenzione, ma serve un impegno culturale e istituzionale per cambiare mentalità e garantire protezione reale. Ruolo delle istituzioni e della società civile La Giornata internazionale del 25 novembre non è solo un momento simbolico: è un’occasione per ribadire che la violenza contro le donne è una questione di diritti umani e di giustizia sociale. Le città, i media e le scuole devono collaborare per diffondere consapevolezza, promuovere l’educazione al rispetto e sostenere le vittime con servizi accessibili e capillari. In sintesi, i dati ISTAT 2025 confermano che la violenza sulle donne è un fenomeno diffuso e strutturale. Le smart city hanno l’opportunità di integrare innovazione e tutela dei diritti, trasformando la tecnologia in uno strumento di protezione e consapevolezza.