Smart Road Tech Legge di Bilancio 2026: le misure “smart city” che cambieranno le città italiane Laura Biarella 24 December 2025 Dalla connettività ultraveloce al Polo Strategico Nazionale, dalla digitalizzazione dei Comuni a nuovi strumenti per la mobilità e l’energia pulita, la Legge di Bilancio 2026, approvata in Senato il 23 dicembre, passata alla Camera per il voto del 28 dicembre, introduce un pacchetto di interventi che spingono le città italiane verso modelli più intelligenti, inclusivi e sostenibili. Analizziamo le misure chiave, gli impatti attesi e le opportunità per amministrazioni, imprese e cittadini. Un’infrastruttura digitale al servizio dei territori Polo Strategico Nazionale (PSN) Tra le leve più rilevanti per la trasformazione digitale della PA locale c’è il Polo Strategico Nazionale (PSN), richiamato dalla manovra come asset per migrare servizi critici della PA in ambienti cloud sicuri e conformi. Il riferimento al PSN (Art. 134-bis, “PSN – Polo Strategico Nazionale”) individua il perimetro tecnologico entro cui gli enti possono consolidare dati e applicazioni strategiche, premessa essenziale per piattaforme urbane di dati, servizi digitali a cittadini e imprese, nonché soluzioni di urban intelligence. Piano Italia 1 Giga e Fondo nazionale per la connettività Sul fronte della rete, la manovra interviene con il Piano Italia 1 Giga e il Fondo nazionale per la connettività, misure che puntano a portare la banda ultralarga e la copertura stabile anche nelle aree meno servite, a beneficio di scuole, sanità di prossimità, trasporti intelligenti, illuminazione connessa e IoT urbano. La previsione normativa consolida le risorse e definisce la governance dei finanziamenti, abilitando servizi digitali più affidabili in ambito urbano e metropolitano. Tourism Digital Hub (TDH) e piattaforme verticali La legge cita il Tourism Digital Hub (TDH) come programma di trasformazione digitale del turismo. Un ambito spesso trascurato quando si parla di smart city, ma cruciale per gestire flussi, attrattività e sostenibilità delle destinazioni. Griglie dati aperte e interoperabili favoriscono infomobilità, analisi dei carichi, prenotazioni integrate con i sistemi di trasporto locale e misure anti-overtourism. Digitalizzazione dei Comuni e servizi “città-centro” Digitalizzazione del Comune di Trento Un caso emblema è la digitalizzazione del Comune di Trento (art. 134-bis), con stanziamenti mirati. Questo tipo di intervento “pilota” è replicabile in altre città. Consente di integrare anagrafe, edilizia (SUAP/SUE), tributi, welfare locale, gestione rifiuti e mobilità in un’unica piattaforma, migliorando l’esperienza utente e semplificando i processi. Rigenerazione urbana e semplificazioni Sul versante della rigenerazione/riqualificazione urbana, la manovra amplia i casi in cui gli interventi sono ammissibili anche quando il titolo in sanatoria è “conseguito”, con effetti concreti su quartieri degradati e aree dismesse. Più rapido riuso di edifici, mix funzionale, incremento dell’efficienza energetica e integrazione con rinnovabili. Mobilità intelligente, inclusiva e resiliente Contributi per la mobilità di persone con disabilità La legge istituisce e disciplina un Fondo per la mobilità delle persone con disabilità nei servizi pubblici non di linea. Adattamento veicoli, acquisto di mezzi dedicati, rimborso parziale di tassa di circolazione. Per le città significa più accessibilità nei trasporti “porta a porta”, collegando gli ultimi metri del viaggio alle reti principali. Riorganizzazione del servizio postale universale e punti di accesso La riforma del servizio postale incide sui punti di accesso (anche di soggetti terzi) e sui tempi medi di recapito, con responsabilità rafforzata del fornitore e verifiche quinquennali. Elementi utili per ridisegnare reti di prossimità, locker e sportelli integrati in hub urbani multifunzione (pagamenti, documenti, servizi PA), riducendo spostamenti e code. Investimenti su strade, metropolitane e logistica La manovra autorizza spese su manutenzione stradale, collegamenti autostradali e ferroviari, nonché interventi specifici (es. Linea 2 della metropolitana di Torino, piattaforme logistiche, risorse per mobilità e sviluppo). Questi capitoli sono fondamentali per i piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS): migliorano affidabilità del trasporto pubblico, favoriscono intermodalità e riducono congestione ed emissioni. Energia pulita, CER e biometano: città più verdi Fotovoltaico a terra e anagrafe unica degli impianti (GAUDÌ) La norma estende la platea di impianti fotovoltaici a terra che generano reddito d’impresa (oltre soglia di “agrarietà”) e collega la prova di installazione al registro GAUDÌ (Gestione Anagrafica Unica degli Impianti). Per i Comuni significa mappare meglio la generazione diffusa, pianificare comunità energetiche rinnovabili (CER) e balances di rete a livello di quartiere. Collegamento degli impianti di biometano alla rete gas Una misura strutturale aggiorna regole tecniche, ripartizione costi e standard per collegare impianti di biometano alla rete. E’ un tassello chiave della decarbonizzazione dei consumi urbani (trasporto pubblico, flotte municipalizzate, cogenerazione), con incentivi alla integrazione tecnica e tempi perentori per gestori di rete. Inclusione sociale e servizi di prossimità Fondo per il benessere psicologico e pari opportunità (focus prevenzione violenza) Tra gli interventi trasversali emergono rifinanziamenti del Fondo pari opportunità e programmi di prevenzione/riabilitazione (anche verso uomini autori di violenza). L’impatto urbano è indiretto ma significativo: reti di servizi socio-sanitari digitali, sportelli diffusi, coordinamento con centri antiviolenza e piattaforme di prenotazione/monitoraggio che rientrano negli ecosistemi smart city. Mobilità pediatrica Il fondo per la mobilità pediatrica sostiene economicamente le famiglie costrette a spostarsi per cure fuori provincia. In chiave smart city, la misura si integra con applicazioni di “navigazione sanitaria” e sistemi di prenotazione, riducendo barriere economiche e logistiche. Locazioni brevi, turismo e gestione dei flussi Nuove regole per le locazioni brevi La manovra limita la cedolare secca ai primi due immobili e presume l’attività imprenditoriale dal terzo. Ciò ridisegna l’economia degli affitti a breve termine nelle città ad alta intensità turistica, aiutando i Comuni a tenere in equilibrio residenza, vivibilità e flussi turistici, in sinergia con il Tourism Digital Hub. Cosa significa per amministrazioni, imprese e cittadini Per i Comuni: opportunità di consolidare dati e servizi nel PSN, integrare registri energetici (GAUDÌ), accelerare rigenerazioni e progetti di mobilità inclusiva, predisponendo Piattaforme Urbane Dati per analisi in tempo reale (mobilità, qualità dell’aria, sicurezza urbana, turismo). Per le utility e gestori di rete: regole certe su biometano e tempi perentori per connessioni; interoperabilità necessaria per CER e smart grid cittadine. Per i cittadini: più servizi digitali, connettività stabile, trasporti accessibili, strumenti di welfare digitale; effetti anche su mercato degli affitti e qualità della vita nei centri storici e nei quartieri. Rischi e raccomandazioni operative Governance dei dati: migrare nel PSN richiede piani di data governance, classificazione dei dati, sicurezza e interoperabilità con piattaforme locali (sensori, IoT, sistemi di biglietteria, pagamenti). Capacità amministrativa: per sfruttare le misure su mobilità, rigenerazione ed energia, servono PMO locali e competenze tecniche, oltre a bandi rapidi e partenariati pubblico-privato. Equilibrio turistico-residenziale: le regole sulle locazioni brevi vanno accompagnate da policy di gestione dei flussi e servizi al visitatore integrati nel TDH e nelle app cittadine. In sintesi La Legge di Bilancio 2026 offre alle città una cassetta degli attrezzi per evolvere verso ecosistemi connessi, sostenibili e inclusivi. Tra i quali cloud sicuro (PSN), rete veloce (Italia 1 Giga/Fondo connettività), piattaforme verticali (TDH), energia pulita (fotovoltaico/GAUDÌ, biometano), mobilità per tutti (fondi dedicati), rigenerazione semplificata e nuove regole per un turismo più equilibrato. La sfida ora è mettere a terra i progetti, collegando risorse nazionali e capacità locale: un passaggio decisivo per trasformare gli interventi in servizi tangibili per cittadini e imprese.