Rigenerazione urbana nella Legge di Bilancio 2026, incentivi e semplificazione

Rigenerazione urbana nella Legge di Bilancio 2026, incentivi e semplificazione

Mentre il panorama urbano italiano evolve verso modelli sempre più digitali e sostenibili, la nuova manovra finanziaria interviene con proroghe strategiche su Ecobonus e Sismabonus e introduce misure per la rigenerazione urbana.

Ecco come cambiano gli investimenti per le città del futuro.

Proroga di Ecobonus e Sismabonus

Il comma 22 della Legge di Bilancio 2026 rappresenta un pilastro fondamentale per la transizione ecologica del parco immobiliare italiano.

La norma dispone la proroga per l’intero anno 2026 del regime fiscale agevolato per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica.

In particolare, restano confermati i potenziamenti per:

  • Ecobonus: incentivi per il risparmio energetico negli edifici esistenti.
  • Sismabonus: detrazioni per la messa in sicurezza statica degli immobili, fondamentale per la resilienza delle aree urbane ad alto rischio.
  • Bonus Mobili: prorogato alle medesime condizioni del 2025, favorendo l’acquisto di arredi ed elettrodomestici efficienti per le abitazioni ristrutturate.

Queste misure non sono solo incentivi fiscali, ma veri e propri motori di sviluppo per le smart city, dove l’integrazione tra efficienza energetica e sicurezza strutturale definisce la qualità della vita dei cittadini.

Rigenerazione urbana, nuovo impulso ai territori

Se il comma 22 guarda al singolo edificio, il comma 23 amplia la prospettiva all’intero tessuto cittadino.

La legge prevede la modifica dell’art. 5, comma 10, del d.l. n. 70/2011 al fine di ammettere gli interventi di rigenerazione o
riqualificazione urbana di cui al comma 9 non solo per gli edifici per i quali
sia stato rilasciato il titolo edilizio in sanatoria, bensì pure per quelli per i
quali il titolo in sanatoria sia stato “conseguito” anche ai sensi delle leggi n. 47/1985, n. 724/1994 e n. 326/2003
(leggi sul condono edilizio).

Smart city come laboratorio di innovazione

La combinazione di questi due commi spinge i comuni e gli operatori privati a progettare interventi che non siano semplici restauri, ma trasformazioni profonde.

La rigenerazione urbana diventa il terreno ideale per sperimentare soluzioni di smart building di nuova generazione.

In questo contesto, la semplificazione delle procedure e la certezza degli incentivi per il 2026 offrono agli stakeholder della città intelligente la finestra temporale necessaria per pianificare interventi ad alto impatto tecnologico e sociale.