Ambiente come veicolo per il benessere nella docuserie "Zone blu: i segreti della longevità"

Ambiente come veicolo per il benessere nella docuserie “Zone blu: i segreti della longevità”

Nella ducuserie “Zone blu: i segreti della longevità” in onda da settembre sulla piattaforma “Netflix” si indaga sull’impatto tra ambiente e comunità, raccontando il Progetto “Blue Zones” che ha riportato dei risultati in termini di benessere e longevità. 

Blue Zones Project®

E’ un’iniziativa protesa al miglioramento del benessere della comunità, progettata per aiutare le persone a condurre vite più lunghe e migliori, rendendo più facili scelte sane.

L’iniziativa promuove miglioramenti permanenti o semipermanenti alla comunità, all’organizzazione e agli ambienti domestici, sostenendo comportamenti e abitudini di vita sani basati sulle abitudini registrate nelle regioni delle cd. “zone blu”.

Il progetto Blue Zones si basa sulla ricerca di Dan Buettner, membro del National Geographic, che ha identificato cinque popolazioni del mondo, o aree blu, dove si registra la più alta concentrazione di persone che vivono fino a 100 anni o più:

  • Loma Linda, California;
  • Nicoya, Costarica;
  • Sardegna (Ogliastra), Italia;
  • Icaria, Grecia;
  • Okinawa, Giappone.

Il progetto Blue Zones incorpora le scoperte di Buettner e collabora con città, organizzazioni e individui per implementare politiche e programmi che spingano una comunità verso il miglioramento di salute e benessere.

La città di prova

Albert Lea una volta si attestava ben al di sotto degli standard sanitari: gli indicatori la classificavano al 68° posto su un ranking di 87 contee del Minnesota.

Albert Lea è riuscita a ribaltare sia l’economia, fortemente in difficoltà, che la cattiva salute dei suoi residenti, per guadagnare un posto nella lista delle prime 10 comunità.

Il modello Blue Zones® ha apportato differenze significative ad Albert Lea, come:

  • aumento del 90% della soddisfazione,
  • riduzione del 40% dei costi sanitari per i lavoratori residenti,
  • aumento del 25% del valore degli immobili,
  • aumento del 40% dell’uso della bicicletta e dell’abitudine di camminare,
  • 3 anni aggiuntivi all’aspettativa di vita.

Altre comunità aderenti

Oggi il progetto Blue Zones collabora con le comunità per sviluppare partenariati pubblici-privati e creare miglioramenti sostenibili per l’ambiente, la politica e le reti sociali.

Più di 70 comunità in tutto il Nord America hanno aderito al progetto Blue Zones, con un impatto su oltre 4,5 milioni di persone.

Il movimento include:

  • Albert Lea, Minnesota;
  • Brevard, Carolina del Nord;
  • Corry, Pennsylvania;
  • Grand Forks, Dakota del Nord;
  • Fort Worth, Texas;

ma anche comunità in California, Hawaii, Illinois, Oklahoma, Oregon, Florida sudoccidentale, Washington e Wisconsin.

Modalità e obiettivi

Poiché il progetto Blue Zones ha un impatto positivo sulle tendenze sanitarie locali e regionali attraverso il suo approccio innovativo, finalizzato a migliorare la salute della popolazione, sempre più comunità con leader impegnati alla trasformazione del benessere si stanno facendo avanti chiedendo di far parte di questo movimento.

Quando una città viene selezionata, è individuato un team locale per lavorare coi comitati direttivi e di leadership all’interno della comunità per sviluppare e adottare un progetto Blue Zones personalizzato, cioè un programma dettagliato con obiettivi, strategie e metriche per guidare la comunità nella trasformazione nei prossimi anni.

Le migliori pratiche e strategie

Il progetto Blue Zones fornisce quindi le migliori pratiche e strategie per rendere più facili le scelte sane attraverso cambiamenti sostenibili nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle organizzazioni religiose, ristoranti, negozi di alimentari e politica comunitaria.

Il progetto Blue Zones offre alle persone la possibilità di scegliere come apportare piccole e semplici modifiche alla loro routine quotidiana, al fine di adottare scelte più sane nel luogo in cui vivono, lavorano e si divertono.

Buettner ha identificato queste migliori pratiche come Power 9®: nove abitudini adottate dalle persone che vivono più a lungo nel mondo, dal movimento naturale al risveglio quotidiano con uno scopo, per sostenere benessere e longevità.

Una volta che una città raggiunge i suoi obiettivi predeterminati, misurati attraverso una combinazione del Community WellBeing Index e dei parametri riportati dalla comunità, viene certificata come Blue Zones Community®.

La ricerca del 2009

Nel 2009, una ricerca pubblicata sul Journal of American Medicine ha indicato che meno dell’8% della popolazione statunitense aderiva a cinque abitudini salutari fondamentali, ed era in calo del 15% rispetto a soli 20 anni prima:

  • non fumare,
  • mangiare sano,
  • mantenere un’attività fisica regolare,
  • evitare un maggiore consumo di alcol,
  • mantenere un peso sano.

Oggi gli indicatori dicono il numero è stato ulteriormente dimezzato, ovvero meno del 4% della popolazione americana odierna raggiunge la coerenza nell’aderire ad abitudini sane.

Rischi legati allo stile di vita, al peso, alla cronicità di alcune malattie, continuano ad aumentare drammaticamente, causando una crescita insostenibile dei costi sanitari, perdita di produttività e persino declino economico locale.

È risaputo che le cause alla base di queste tendenze gli ambienti a cui siamo esposti: persone, luoghi e politiche.

Questi fattori influenzano il modo in cui noi prendiamo migliaia di decisioni ogni giorno, molte inconsciamente, e che in definitiva  formano le nostre abitudini.

L’opportunità offerta è fare qualcosa di diverso per avere un impatto complessivo comunità: cambiare gli ambienti in cui le persone trascorrono il tempo.

Quasi 15 anni di ricerca hanno dimostrato che applicando le pratiche culturali e ambientali delle persone più longeve del mondo si può cambiare rapidamente e radicalmente il futuro di una comunità virando verso il miglioramento della salute e della vitalità economica.

Adottando alcuni cambiamenti sistemici, nel complesso, le comunità sono state in grado di riprogettare gli ambienti e la cultura per creare più benessere.

Aumentare in modo sostenibile il benessere di una popolazione di solo un punto (su una scala di cento punti) rispetto al suo livello di riferimento attuale, comporta la diminuzione:

  • dell’1% dei costi dell’assistenza sanitaria totale,
  • del 2% dei ricoveri ospedalieri,
  • dello 0,6% della perdita di produttività della forza lavoro.

Per Sistemi Sanitari, Assicuratori, Ospedali Comunitari, Distretti Sanitari e Fondazioni, l’implementazione del progetto Blue Zones crea risparmi sui costi medici e migliore produttivitàsull’economia.

La serie Netflix “Live to 100: Secrets of the Blue Zones”

L’esploratore, membro del National Geographic e autore di best seller Dan Buettner intraprende un viaggio attraverso alcune delle leggendarie “zone blu” del mondo, e cioè i luoghi in cui le persone spesso vivono fino a 100 anni o più.

Più di due decenni fa Buettner ha collaborato con National Geographic per trovare una formula per prolungare la durata della vita umana.

La ricerca lo ha portato in tutto il mondo, in luoghi dove le persone vivono molto più a lungo della media, e così è nato il concetto di Zone Blu.

Ciascuna Zona Blu ha le proprie tradizioni e segreti, ma condivide un filo comune di comportamenti e abitudini che promuovono la salute e aiutano le persone a vivere una vita lunga e appagante.

Attraverso quattro episodi, l’esploratore conduce gli spettatori in un affascinante viaggio attraverso queste diverse regioni, mentre apprende come vivono queste persone e condivide alcuni dei loro segreti, nella speranza che le persone possano inserirli nella propria vita per promuovere la longevità.

La serie indaga sulla dieta, sul comportamento e gli stili di vita di coloro che vivono vite più lunghe e vivaci.

Buettner ottiene informazioni su come potremmo vivere più a lungo seguendo i loro suggerimenti.

Perché le cose che rendono una vita lunga e sana “sono le stesse cose che rendono la vita degna di essere vissuta”, afferma l’esploratore.