Piantedosi: lavoriamo per città più sicure

Piantedosi: lavoriamo per città più sicure

Il Ministro dell’Interno interviene al Senato sulla linea del Governo in tema di sicurezza urbana e lotta al degrado sociale, partendo dalle attività di prevenzione e contrasto del terrorismo che in questo periodo sono al centro del dibattito parlamentare.

Nel question time al Senato, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, risponde alle interrogazioni parlamentari su terrorismo, polizie locali, strumenti di controllo delle Forze dell’Ordine, sicurezza nelle stazioni ferroviarie e nelle aree di movida cittadine. Il titolare del Viminale non manca di sottolineare l’importanza strategica della sinergia con i sindaci per garantire l’ordine pubblico sul territorio, contrastando ogni forma di illegalità e tutti i fenomeni di degrado sociale.

Rafforzato il presidio dopo l’escalation Israele-Palestina

La crisi nella Striscia di Gaza e il timore di una conseguente ondata di attentati terroristici in tutto l’Occidente anima da giorni non soltanto gli organi di informazione, ma anche le forze parlamentari che hanno chiesto al Governo quali strategie intenda perseguire per garantire al meglio la sicurezza, soprattutto nelle aree urbane. All’interrogazione della senatrice Stefania Pucciarelli (Gruppo Lega Salvini Premier – Partito Sardo d’Azione), il Ministro dell’Interno risponde: “E’ stato immediatamente disposto un rafforzamento dei dispositivi di osservazione e controllo degli obiettivi sensibili sul territorio, approfondendo con il Comitato nazionale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica le possibili minacce e gli strumenti di contrasto. E’ stato innalzato il livello di attenzione e sono state rafforzate le misure di prevenzione generale, con particolare riguardo alle aree di maggior transito e all’adozione di misure di difesa passiva dei siti sensibili”.

Valorizzazione delle Polizie locali

La sicurezza urbana non può prescindere dal presidio delle Forze dell’Ordine, specialmente nelle città. Illustrando il piano di potenziamento del piano dei controlli a Bolzano, su sollecitazione della senatrice Julia Unterberger (Gruppo per le Autonomie), Piantedosi parla più in generale della legge quadro sull’ordinamento della polizia municipale, da tempo interessata da proposte di riforma. “E’ fondamentale dare risposte alle richieste degli operatori della polizia locale e mettere a sistema le esperienze maturate sui territori, che hanno visto la proficua collaborazione tra le autorità provinciali di pubblica sicurezza e gli amministratori locali. L’obiettivo è quello di introdurre un quadro ordinamentale coerente con i compiti affidati alle polizie locali nella lotta ai fenomeni illeciti e al degrado delle aree urbane, nella prospettiva di un efficace coordinamento di azioni integrate tra i soggetti coinvolti a vario titolo. E’ stato costituito un gruppo di studio al Ministero dell’Interno, i cui lavori auspico possano a breve tradursi in un disegno di legge governativo, da sottoporre al Consiglio dei Ministri”.

Bodycam nuovo strumento per gli agenti

Il tema della sicurezza nelle piazze in occasione delle grandi manifestazioni è sempre più di attualità. Se da una parte la tecnologia può supportare l’attività delle Forze dell’Ordine, dall’altra non si può prescindere dalla tutela della privacy degli individui. In risposta all’interrogazione della senatrice Ilaria Cucchi (Gruppo Misto) sugli strumenti di identificazione degli agenti in servizio di ordine pubblico, il titolare del Viminale chiarisce che “da gennaio 2022 sono in uso le bodycam al personale dei reparti impegnati nei servizi operativi, che costituiscono un utile strumento di documentazione degli accadimenti, oltreché di identificazione anche degli agenti intervenuti. L’utilizzo di tali dispositivi è soggetto alle stringenti indicazioni relative ai dati sensibili, prescritte dal Garante della privacy al fine di tutelare i diritti delle persone oggetto delle riprese”.

Più sicurezza nelle stazioni e nelle piazze della movida

Secondo la senatrice Dafne Musolino (Gruppo Azione – ItaliaViva – RenewEurope), il 60% dei viaggiatori nelle stazioni ferroviarie teme per la propria sicurezza e la percentuale sale fino all’80% nei grandi centri urbani. Il Ministro dell’Interno dichiara che “in tema di sicurezza nelle stazioni ferroviarie e più in generale nelle zone urbane della movida è stato costituito il Forum delle Città metropolitane, per un confronto costante con i sindaci delle maggiori città. Dall’inizio dell’anno si contano 677 interventi, di cui 307 presso stazioni e aree limitrofe, con l’impiego di 41.500 unità delle Forze di polizia e il supporto di ulteriori 5.000 unità di polizia locale, di personale delle aziende sanitarie locali, delle aziende municipalizzate e dell’ispettorato del lavoro. Sono state controllate 384.000 persone, di cui 809 arrestate e 4.771 denunciate. Sono stati inoltre adottati 933 provvedimenti di espulsione nei confronti di stranieri, controllati più di 47.000 veicoli e oltre 87.000 esercizi pubblici. Il decreto-legge n. 133 del 2023 ha previsto poi il rafforzamento dei dispositivi di controllo e sicurezza dei luoghi dove insistono le principali infrastrutture ferroviarie del Paese, attraverso l’incremento di ulteriori 400 unità del contingente delle Forze armate per l’operazione Strade sicure”.

Sinergia con i sindaci

Piantedosi sottolinea anche la costante interazione con i sindaci, “che vanno sostenuti sul versante dei servizi sociali e della riqualificazione urbana. Per Roma, Milano e Napoli c’è una specifica contribuzione, a valere su fondi del Ministero dell’interno, per supportare le amministrazioni comunali nel contrasto della marginalità sociale. Stiamo orientando anche la destinazione di importanti risorse, attingendo in particolare al fondo per la sicurezza urbana, con iniziative sul piano economico, sociale, educativo e culturale volte a riqualificare le nostre città”.

Marco Perugini