CORO: telecamere per le sicurezza sulle strade di Palermo

CORO: telecamere per le sicurezza sulle strade di Palermo

800 telecamere per il monitoraggio del territorio, tecnici specializzati e supporto investigativo per la sicurezza a Palermo. Maggiore tutela e capacità intervento per le calamità naturali. Inaugurata la control room della polizia locale del capoluogo siciliano.

La sperimentazione

Si avvia la sperimentazione della sala gestione strategica della polizia locale, durerà fino alla fine del 2023. L’obiettivo è quello di avere una maggiore condivisione info-operativa con tutti gli attori coinvolti nella gestione delle emergenze pubbliche. Significando siano esse, le emergenze, delle vere e proprie calamità naturali ma anche interventi routinari, magari per il miglioramento della viabilità urbana.

Si comprenderà come, in funzione del particolare dato, la condivisione informativa interesserà non solo le forze dell’ordine, nell’ottica di quella sicurezza urbana integrata ampiamente caldeggiata dai decreti sicurezza, ma anche i servizi di emergenza sanitaria, protezione civile e supporto alla viabilità.

In tempo reale potrebbe essere intercettato un problema, dal controllo sullo stato dell’asfalto della strada, grazie a sensori per le buche, alla salute della vegetazione pubblica.

Dall’integrazione tra i vari servizi concorrenti si passa poi al coinvolgimento della popolazione locale, mediante app dedicate. Un modo per conoscere in tempo reale la natura e la gravità di un problema, anche incrementando la sicurezza partecipata e la vicinanza al cittadino.

 

telecamere Palermo sicurezza

La struttura di CORO

«Il progetto della Control Room finalmente sta per diventare un supporto all’avanguardia finalizzato alla sicurezza dei cittadini e al controllo del territorio»  dichiara il Sindaco di Palermo, Lagalla. «Grazie al prezioso lavoro di Sispi e del Comando della Polizia municipale, in questo mese partirà la fase di sperimentazione, contando di portare il sistema a regime all’inizio del 2024. La Control Room si presenta come una piattaforma tecnologica in grado di comunicare e collaborare con le altre centrali operative delle forze dell’ordine, mentre per i cittadini rappresenterà un sistema dal quale raccogliere informazioni utili e con il quale poter interagire in tempo reale»

L’iniziativa è da rileggere anche nel contesto di una rivisitazione al regolamento sulla videosorveglianza, risalente al decorso marzo, anche in linea con il protocollo “mille occhi sulla città”, perché la sicurezza non è appannaggio solo delle FF.PP., e dell’iniziativa “Sicily cyber security“. Fisicamente la sala di controllo è ubicata presso la sede del Comando di Polizia Municipale, sito in via Ugo La Malfa, al civico 74, occupante una superficie di circa 200 metri quadri, sarà presidiata h24, con turni disimpegnati da 4 operatori, come riferito, durante la cerimonia, dal consulente del Sindaco per l’innovazione digitale.

Dal punto di vista sistemistico, invece, la Control Room è incentrata su piattaforma web-based georeferenziata, costituita da:

  • un complesso di piattaforme di servizio specializzate rispetto ai diversi ambiti: trasporti, sicurezza, rifiuti, turismo, sottoservizi urbani, monitoraggio ambientale, attività produttive.
  • Una infrastruttura per la gestione e il trasporto dei dati, multiprotocollo e multilayer, distribuita sul territorio comunale, capace di operare su dati provenienti da:
    o Mappe tematiche (traffico, dati ARPA, dati e bollettini della Protezione Civile Nazionale e regione, allerta Meteo).
    o Sistemi cartografici, Foto satellitari e Foto aeree.
    o Archivi di dati istituzionali,  georeferenziati (popolazione residente, imprese, patrimonio culturale, aree pubbliche, assi viari, limiti amministrativi).
    o Telecamere.
    o Sensori.

Sicurezza

«Ho appreso che gli autori dello stupro dello scorso luglio, che ha indignato tutta l’Italia, sono stati individuati grazie agli apparati di videosorveglianza. Questo vuol dire che siamo a buon punto nel controllo del territorio. È un sistema che può servire come elemento di deterrenza, in ottica di prevenzione» ha dichiarato, nella particolare occasione, il Governatore della Regione Sicilia. Nell’occasione era presente anche il Ministro dell’Interno, Piantedosi, che si è detto “compiaciuto della progettualità posta in essere” e che segue tre linee di condotta: sicurezza, nella primaria eccezione di safety, integrazione interforze e valorizzazione delle nuove tecnologie.

Nella mattinata il Ministro aveva consegnato le chiave di un immobile confiscato alla criminalità alla sig.ra Tina Montinaro. Il bene sarà sede dell’associazione “quarto Savona quindici“.

Silvestro Marascio