Tech Pubblica amministrazione, cosa sono e dove si trovano i facilitatori digitali Emiliano Ragoni 03 May 2024 Digitalizzazione Notizie correlate Tech In Europa il divario digitale è un problema. Le collaborazione Stati membri-città può migliorare la situazione Tech Identità digitale europea (eID): c’è la legge per un portafoglio digitale sicuro Esg Tech Al via lo Sportello unico digitale per il Mezzogiorno I facilitatori digitali sono figure che aiutano i cittadini ad acquisire dimestichezza con il digitale, affiancandoli nell’esecuzione di specifiche operazioni. Ecco dove si trovano e come contattarli Le competenze digitali sono ormai imprescindibili per tutti i cittadini. Per compiere anche le più banali operazioni presso la pubblica amministrazione è necessario barcamenarsi tra SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), posta elettronica certificata e standard, oltre a saper gestire documenti in formato .PDF. In questo contesto lo smartphone è utilizzato come un vettore che facilita l’accesso alle diverse operazioni. Competenze digitali: no, non sono così banali Quelle di cui sopra sono operazioni che ai più potrebbero sembrare banali, tuttavia, in un Paese come l’Italia dove l’età media della popolazione è piuttosto alta, il digitale costituisce una barriera piuttosto che un facilitatore. Come fare quindi per aggirare questa barriera? Risponde alla domanda la Repubblica Digitale, il dipartimento dello Stato italiano preposto alla trasformazione digitale. Collegandosi al sito è possibile vedere tra i progetti del dipartimento quello che riguarda i facilitatori digitali. Chi sono i facilitatori digitali? Ma chi sono i facilitatori digitali? La definizione è la seguente: “Sono delle figure capaci di aiutare i cittadini ad acquisire dimestichezza con il digitale, affiancandoli nell’esecuzione di specifiche operazioni o attraverso la formazione”. Viene poi specificato che, se si appartiene a un ente del terzo settore (Associazione, Comitato, Fondazione o impresa che, perseguendo finalità civiche, svolgono attività di interesse generale senza scopo di lucro), che desidera proporre a un comune un servizio di facilitazione digitale è possibile frequentare un corso. Quest’ultimo viene erogato dal Dipartimento per la trasformazione digitale ed è finalizzato a formare al livello 8 DigComp. Se, invece, si è già in possesso delle competenze richieste, il test di certificazione permetterà di modulare il percorso sulla base della competenza rilevata. La rete dei punti di facilitazione La rete dei punti di facilitazione digitale è l’insieme degli spazi, distribuiti su tutto il territorio italiano, nei quali i cittadini possono ricorrere al supporto dei facilitatori digitali, così da familiarizzare con il digitale o gestire in autonomia le attività del sistema pubblico e privato disponibili online. Le regioni hanno l’incarico della costruzione della rete, che sarà poi materialmente realizzata in collaborazione con i comuni, con altri enti pubblici attivi sul territorio e con gli operatori del terzo settore. Qui la mappa per vedere i punti dei facilitatori digitali, che, in totale, sono 199 distribuiti su tutta la penisola. Guardando nello specifico, in Lombardia sono attualmente presenti solo 3 punti, mentre nel Lazio ben 20, tutti distribuiti all’interno della città di Roma. Emiliano Ragoni
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