Misure di rigenerazione urbana nel decreto coesione

Misure di rigenerazione urbana nel decreto coesione

Il decreto coesione pone l’attenzione sul sostegno della rigenerazione urbana, il contrasto al disagio socio-economico e abitativo nelle periferie, la mobilità green, l’inclusione e l’innovazione sociale.

Interventi di rigenerazione urbana e di contrasto al disagio socio – economico e abitativo

Il decreto cd. coesione (n. 60/2024), in pieno iter di conversione in legge al Senato, all’articolo 32 prevede che il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, sentiti i Comuni capoluogo delle Città metropolitane, provvede a individuare iniziative per:

  • il sostegno della rigenerazione urbana,
  • il contrasto al disagio socio-economico e abitativo nelle periferie,
  • la mobilità green,
  • l’inclusione e l’innovazione sociale,

con particolare riguardo alle iniziative complementari agli interventi previsti nella Missione 5, Componente 2, investimenti 2.1 e 2.2 del PNRR.

Viene anche prevista l’emanazione di un decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, indicante le iniziative ammissibili a finanziamento, a valere sulle risorse del Programma nazionale Metro Plus e Città Medie Sud 2021 – 2027, nonché le loro modalità attuative.

L’individuazione di iniziative

Il comma 1 dell’articolo 32 in disamina, prevede che il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, sentiti i Comuni capoluogo delle Città metropolitane, provvede a individuare iniziative per:

  • il sostegno della rigenerazione urbana;
  • il contrasto al disagio socio-economico e abitativo nelle periferie;
  • la promozione della mobilità «green»;
  • l’inclusione e l’innovazione sociale.

Viene specificato che detta individuazione deve avvenire con particolare riguardo alle iniziative complementari agli interventi previsti nella Missione 5, Componente 2, investimenti 2.1 e 2.2 del PNRR.

L’individuazione delle anzidette iniziative dovrà avvenire entro il termine di 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge cd. coesione.

PNRR – M5C2I2.1

Nel PNRR, la Missione 5, Componente 2, investimento 2.1 (M5C2I2.1) contempla risorse per progetti di rigenerazione urbana, per la riduzione di situazioni di emarginazione e degrado sociale, attribuite ai Comuni dal Ministero dell’interno, per un importo di 2,0 miliardi.

Si intende assicurare sovvenzioni ai Comuni per investimenti nella rigenerazione urbana preordinate a ridurre le situazioni di emarginazione e di degrado sociale, come anche a migliorare la qualità del decoro urbano e del contesto sociale e ambientale, nel rispetto del principio di “non arrecare danno significativo”.

Piani Urbani Integrati

La Missione 5, Componente 2, investimento 2.2 (M5C2I2.2) del PNRR prevede risorse per la realizzazione di Piani Urbani Integrati, attribuite ai Comuni dal Ministero dell’interno, per complessivi 2,5 miliardi.

L’obiettivo dell’investimento è quello di rigenerare, rivitalizzare e migliorare le grandi aree urbane degradate, con peculiare attenzione alla creazione di nuovi servizi per la persona e la riqualificazione dell’accessibilità e delle infrastrutture intermodali, allo scopo di trasformare territori metropolitani vulnerabili in città intelligenti e sostenibili.

Il decreto-legge 19/2024 (decreto PNRR) prevede la rimodulazione delle risorse destinate ai Piani Urbani Integrati, mantenendo inalterato lo stanziamento complessivo, tuttavia ripartendo il medesimo tra risorse del PNRR (900 milioni di euro) e quanto finanziato dallo stesso decreto-legge (1.593,8 milioni).

Individuazione delle iniziative finanziabili

Il comma 2 prevede l’adozione di un decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, sulla base dell’istruttoria effettuata ai sensi del comma 1, al quale è demandata la funzione di indicare le iniziative ammissibili a finanziamento a valere sulle risorse del Programma nazionale Metro Plus e Città Medie Sud 2021 – 2027, come pure le loro modalità attuative, nel rispetto delle procedure e delle regole di ammissibilità della spesa previste in relazione al predetto Programma e in coerenza con quanto previsto dall’Accordo di partenariato 2021 – 2027.

Viene previsto che con tale decreto ministeriale si attribuisca preferenza:

  • agli interventi complementari a quelli previsti dalla Missione 5, Componente 2, Investimenti 2.1 e 2.2 del PNRR;
  • agli interventi riguardanti aree caratterizzate da rilevanti criticità sociali ed economiche.

Fondi UE per la coesione

L’Accordo di partenariato tra Italia e Commissione europea afferente al ciclo di programmazione 2021-2027, approvato con Decisione di esecuzione della CE il 15 luglio 2022, rappresenta il documento con cui si definisce l’impianto strategico e la selezione degli obiettivi su cui si concentrano gli interventi finanziati dai Fondi europei per la coesione per il ciclo di programmazione 2021-2027.

Si tratta di circa 43,1 miliardi di risorse comunitarie assegnate all’Italia, di cui oltre 42,7 miliardi destinati in modo specifico a promuovere la politica di coesione economica, sociale e territoriale, la gran parte dei quali destinata alle regioni meno sviluppate (oltre 30 miliardi).

Ai contributi europei si aggiungono le risorse derivanti dal cofinanziamento nazionale (32,4 miliardi), per un totale di risorse finanziarie programmate nell’Accordo di Partenariato per il periodo di programmazione 2021-2027, pari a oltre 75 miliardi di euro.

Tali risorse sono gestite attraverso 49 Programmi operativi di cui:

  • 11 a titolarità di Amministrazioni centrali (Programmi nazionali – PN),
  • 38 a titolarità delle Regioni e Province Autonome (Programmi regionali – PR).

Programma Nazionale Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027

Origina in continuità con il Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 (PON Metro) per finanziare progettualità preordinate a favorire:

  • l’implementazione dell’agenda digitale,
  • lo sviluppo urbano sostenibile,
  • il miglioramento della qualità dei servizi,
  • la promozione dell’inclusione sociale in 14 Città Metropolitane e 39 città medie del sud.

Il Programma ha una dotazione finanziaria complessiva di 3 miliardi di euro, tra fondi Ue e cofinanziamento nazionale.

Sinergia con altre istituzioni

Il comma 2 include, tra le finalità del decreto ministeriale, anche l’attivazione di sinergie istituzionali con le altre amministrazioni centrali e locali competenti, finalizzate a garantire la realizzazione di interventi complessi, pure in linea con le misure attivate per:

  • la riduzione dell’abbandono scolastico,
  • la riduzione della povertà educativa,
  • il rafforzamento dei servizi sociali.