Taxi e NCC, il nuovo obbligo di iscrizione al RENT

Taxi e NCC, il nuovo obbligo di iscrizione al RENT

Il settore dei trasporti non di linea in Italia, che include i servizi di taxi e noleggio con conducente (NCC), sta vivendo un momento di significativa trasformazione.

Al centro di questo cambiamento vi è l’introduzione di nuove norme relative all’obbligo di iscrizione al Registro Elettronico per NCC e Taxi (RENT), uno strumento voluto per portare maggiore trasparenza, legalità e controllo all’interno di un comparto spesso al centro di dibattiti e polemiche.

Normativa di riferimento

L’art. 10 bis, comma 3, del DL n. 135/2018 convertito con L. 12/2019 stabilisce che “Entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto, presso il Centro elaborazione dati del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è istituito un registro informatico pubblico nazionale delle imprese titolari di licenza per il servizio taxi effettuato con autovettura, motocarrozzetta e natante e di quelle di autorizzazione per il servizio di noleggio con conducente effettuato con autovettura, motocarrozzetta e natante. Con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono individuate le specifiche tecniche di attuazione e le modalità con le quali le predette imprese dovranno registrarsi….OMISSIS…

Il D.M. a cui fa riferimento la normativa è il n. 203 del 2 luglio 2024, pubblicato sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in data 04/07/2024.

Tale decreto, all’art. 2, comma 1 lett. g), introduce la definizione di RENT (Registro Elettronico NCC Taxi).

Sempre l’art. 2 rimanda alle definizioni di servizio TAXI e servizio di Noleggio Con Conducente fissate rispettivamente dall’art. 2 e dall’art. 3 della legge 21/1992 che all’art. 1, comma 2, prevede “Costituiscono autoservizi pubblici non di linea:

a) il servizio di taxi con autovettura, motocarrozzetta, natante e veicoli a trazione animale;

b) il servizio di noleggio con conducente e autovettura, motocarrozzetta, velocipede, natante e veicoli a trazione animale.”

Cosa Cambia col RENT?

Fino a poco tempo fa, la regolamentazione di taxi e NCC era frammentata e gestita principalmente a livello comunale.

Questa situazione, pur avendo alcuni vantaggi in termini di adattamento alle specificità locali, ha spesso generato disparità e, in alcuni casi, favorito l’abusivismo e la concorrenza sleale.

L’istituzione del RENT segna un passo decisivo verso una maggiore armonizzazione e centralizzazione.

L’obiettivo principale è creare una banca dati nazionale unica e completa di tutti gli operatori legittimamente autorizzati, rendendo più agevole la verifica da parte delle autorità e dei cittadini.

La piena operatività del RENT, inizialmente fissata decorsi 180 giorni dalla data di pubblicazione del D.M. 203/2024, è stata differita in data 06/02/2025 di ulteriori 90 gg., a seguito di richiesta dell’ANCI, facendo decorrere gli obblighi dal 01/04/2025.

I punti chiave delle nuove norme

  • Obbligo di Iscrizione: tutti i titolari di licenze taxi e autorizzazioni NCC, sia persone fisiche che giuridiche, sono ora obbligati a iscriversi al RENT (art. 7 D.M. 203/2024). Questa iscrizione non è un’opzione, bensì un prerequisito fondamentale per l’esercizio dell’attività.
  • Requisiti Aggiornati: per l’iscrizione al RENT, gli operatori devono dimostrare il possesso di specifici requisiti, che vanno dalla conformità del veicolo (lettere da g) a o) dell’allegato A al D.M.) alla validità delle certificazioni professionali (lettere s) dell’allegato A al D.M. che rimanda all’art. 6 l. 21/92). L’intento è elevare gli standard qualitativi e di sicurezza del servizio.
  • Dati Centralizzati: il RENT raccoglie una vasta gamma di informazioni, inclusi i dati anagrafici del titolare, la tipologia di licenza/autorizzazione, i dettagli del veicolo utilizzato, e eventuali provvedimenti sanzionatori. Questa centralizzazione faciliterà i controlli incrociati e la lotta all’illegalità (il D.M. stesso all’art. 4 stabilisce chi ha facoltà di accesso al RENT).
  • Interoperabilità: si prevede che il RENT sarà interconnesso con altri database nazionali, come quelli della Motorizzazione Civile e dell’Agenzia delle Entrate, per garantire la massima accuratezza e aggiornamento dei dati.
  • Tracciabilità e Controlli: l’iscrizione al RENT permetterà una maggiore tracciabilità dei servizi erogati, rendendo più efficaci i controlli da parte delle forze dell’ordine. Si mira a contrastare fenomeni come l’esercizio abusivo della professione e l’utilizzo improprio delle autorizzazioni.

Sanzioni

Le nuove norme prevedono sanzioni significative per chi non si adegua all’obbligo di iscrizione o non aggiorna le informazioni richieste.

Le sanzioni possono essere così riassunte:

  • art. 10 bis – comma 3 (V periodo) – Mancata iscrizione al RENT: art. 11-bis – comma 1 lett. b) – l. 21/1992 “due mesi di sospensione dal ruolo di cui all’articolo 6” stessa legge (Ruolo dei conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea);
  • Omessa presentazione dell’istanza di aggiornamento: art. 11-bis – comma 1 lett. a) – l. 21/1992 “un mese di sospensione dal ruolo di cui all’articolo 6” stessa legge (Ruolo dei conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea);
  • altre sanzioni per i TAXI e gli NCC sono previste dagli artt. 85 e 86 del Codice della Strada con le modifiche introdotte a decorrere dal 26 aprile 2025, e dall’art. 11-bis della L. 21/1992.

Implicazioni per gli operatori

Per gli operatori onesti e in regola, l’obbligo di iscrizione al RENT rappresenta un’opportunità.

Contribuirà a distinguere chiaramente gli operatori legittimi dagli abusivi, riducendo la concorrenza sleale e valorizzando la professionalità di chi opera nel rispetto delle regole.

Potrebbe inoltre semplificare alcune procedure burocratiche a lungo termine, grazie alla centralizzazione dei dati.

Tuttavia, è fondamentale che gli operatori si informino tempestivamente e si adeguino alle nuove procedure per evitare sanzioni e interruzioni dell’attività.

Molte associazioni di categoria stanno offrendo supporto e consulenza per accompagnare i propri associati in questo processo.

LEGGI ANCHE Taxi senza conducente, il futuro della mobilità urbana è già qui?

Un futuro di maggior trasparenza

L’introduzione del RENT è un passo importante verso la modernizzazione e la legalità del settore dei trasporti non di linea in Italia.

Se implementato efficacemente, questo registro potrà contribuire a creare un ambiente più equo per gli operatori, più sicuro per gli utenti e più trasparente per le autorità.

Resta da vedere come le nuove norme verranno applicate nel quotidiano e quanto velocemente il sistema riuscirà a produrre i benefici attesi.

Le difficoltà sono evidenti soprattutto in fase di prima applicazione di una norma che prevede l’istituzione di piattaforme informatiche per la registrazione e per la tenuta della documentazione di viaggio; non a caso l’iscrizione al RENT è stata prorogata più volte per consentire l’adeguamento richiesto dalla norma.

Anche il Foglio di Servizio Elettronico, istituito con Decreto Interministeriale n. 226 del 16 ottobre 2024 (pubblicato il 26 ottobre 2024), che risulta un adempimento importante al fine di centralizzare le informazioni relative ai servizi erogati dai professionisti del settore NCC, non è scevro da problematiche.

Da ultimo si cita l’Ordinanza n. 13976/2024 del 16 gennaio 2025, emessa dal TAR Lazio, che ha disposto in via cautelare la sospensione di alcune disposizioni contenute nel Decreto Interministeriale citato.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha preso atto della sospensione, dichiarando ufficialmente che il decreto, per le parti oggetto di contestazione, è al momento “congelato” in attesa della sentenza.

Il Decreto risulta comunque tuttora vigente e le modifiche legislative legate alla pubblicazione dello stesso (vedi artt. 85 e 86 del Codice della Strada) risultano completamente operative.

Marco Rubegni